Il vescovo Domenico Pompili ha incontrato la stampa in Vescovado per fare il punto sull’anno che sta per concludersi e sulle prospettive del 2026. Con lui Emanuela Compri, referente del Servizio spiritualità e pellegrinaggi, e don Diego Righetti, coordinatore dell’Assemblea diocesana 2026. Tre i temi principali affrontati: Giubileo, Assemblea diocesana e pace.

Il Giubileo della speranza

Il 2025 è stato fortemente caratterizzato dal Giubileo della speranza, che ha visto migliaia di veronesi recarsi a Roma per il passaggio della Porta Santa, in particolare durante il pellegrinaggio diocesano del 24 e 25 gennaio. Numerose anche le iniziative vissute in diocesi, con una particolare attenzione al mondo del carcere: il vescovo Pompili ha fatto visita ai detenuti in tre occasioni – la Messa del Giovedì Santo con la lavanda dei piedi, la celebrazione giubilare del 28 giugno e la Messa della Vigilia di Natale – accompagnando queste presenze con momenti formativi e un pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Corona il 26 novembre.

Segno concreto della “restituzione” giubilare è la creazione di un Fondo permanente per l’emergenza abitativa, promosso insieme alla Caritas diocesana veronese. Sono già stati raccolti circa 100mila euro, con l’obiettivo di arrivare a 500mila euro per dare risposta alle tante necessità abitative in una città che, pur ricca di patrimonio immobiliare, vede ancora molte persone in difficoltà.

Verso l’Assemblea diocesana 2026

Con la conclusione del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, il 2026 vedrà nascere uno dei suoi frutti più significativi a livello locale: l’Assemblea diocesana della Chiesa di Verona, in programma sabato 16 maggio 2026 a Isola della Scala.

Lo sfondo biblico sarà il versetto: “Fate attenzione a quello che ascoltate”, a indicare il desiderio di una Chiesa capace di mettersi in ascolto di Dio e degli altri. Saranno circa 3.000 i delegati provenienti da tutta la diocesi. Due i temi chiave:
l’essenzialità, per comprendere su cosa puntare oggi nell’evangelizzazione e cosa invece superare del “si è sempre fatto così”;

la reciprocità, per costruire relazioni più profonde e condividere la responsabilità ecclesiale, non solo in capo ai presbiteri.

In preparazione all’evento sono previste Assemblee vicariali tra gennaio e febbraio 2026 e Esercizi spirituali per il popolo di Dio predicati dal cardinale José Tolentino de Mendonça dal 12 al 14 marzo.

Pace e nonviolenza al centro

Il 2025 ha visto nascere la “Scuola di pace e nonviolenza”, che ha già formato oltre 40 persone provenienti da tutta Italia. Il tema resta al centro della riflessione ecclesiale, come testimonia anche il Messaggio per la Giornata mondiale della pace, che il vescovo Pompili consegnerà alle Istituzioni veronesi durante la Messa in Cattedrale di giovedì 1° gennaio 2026.

La seconda edizione della Scuola di pace sarà inaugurata sabato 31 gennaio 2026 con un convegno dedicato al pacifista e saggista Alex Langer. Il 17 e 18 gennaio torneranno inoltre a Verona Aziz Abu Sarah, palestinese, e Maoz Inon, israeliano, protagonisti dell’abbraccio simbolico di Arena di pace 2024: racconteranno nuovamente la loro esperienza di riconciliazione e saranno portatori della Torcia olimpica dei Giochi invernali 2026.

La diocesi conferma anche l’impegno a riprendere i pellegrinaggi in Terra Santa, visti come strumenti di sostegno e pacificazione: a marzo partiranno gruppi di presbiteri e giovani, mentre in estate e autunno sono in preparazione proposte aperte a tutti.

Il Giubileo si conclude, ma non la testimonianza della speranza – è il messaggio che arriva dall’Episcopio –: la Chiesa di Verona guarda al nuovo anno con il desiderio di continuare a camminare insieme, attenta agli ultimi e costruttrice di pace.”