Il Nord-Est è sempre la zona più critica. I punto sulla situazione Covid dell’Isistituo Superiore di Sanità

In questi giorni l’Italia s’è stabilizzata sui 120/130 morti al giorno per Covid. Preoccupante. In questa guerra sconosciuta il “generale Inverno” sta facendo la sua parte perché è ormai assodato che è sempre col freddo che il virus si mette a circolare di più. I contagiati sono lo stesso numero del 2020. Fortunatamente, grazie a vaccini, molto inferiori le ospedalizzazioni, sia nei reparti non critici che in terapia intensiva. Calano anche i decessi. Sono dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) comunicati dal suo presidente  Silvio Brusaferro, secondo il quale il contagio sta colpendo di più “le fasce d’età under 12 e under 20.Questo purtroppo si traduce anche in ricoveri sotto i 20 anni, sebbene in una dimensione più limitata rispetto alla popolazione adulta”

Per quel che riguarda la geografia dei contagi Brusaferro ha spiegato che “nella mappa del nostro Paese tutte le regioni hanno le curve in crescita”, ma “nella provincia di Bolzano si nota un inizio di decrescita e la regione Friuli Venezia Giulia ha una crescita stabile. Si coglie poi come le regioni del Nord-Est siano quelle che hanno la circolazione più elevata e questa circolazione più elevata si sta diffondendo anche lungo la costiera adriatica. Anche alcune zone come Valle D’Aosta e Liguria, al confine con la Francia, cominciano a mostrare colori più scuri a testimonianza dell’aumentata circolazione”. 

Perché proprio il Nord-Est? Ci chiediamo noi che ci viviamo. Per una somma di fattori che sono la contiguità territoriale con l’Austria e la Slovenia, paesi fra i più colpiti in questa fase della pandemia. Perché c’è un clima più freddo che in altre zone della penisola e perché, essendo la locomotiva economica del paese, è interessato da un maggior numero di relazioni e contatti interpersonali.

Sulla variante Omicron Brusaferro ha ricordato che  “i dati che monitoriamo quotidianamente mostrano come stia crescendo anche nel nostro Paese”. “Ad oggi, nella piattaforma che raccoglie i sequenziamenti dei virus, vengono segnalate 55 varianti Omicron isolate e identificate” in Italia.

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