E il trend – fatto salvo il Nord America, in parte paralizzato nel 2008, nell’attesa di conoscere le politiche energetiche del presidente Barack Obama, ma attualmente già alle prese con una sensibile inversione di rotta positiva – è stato soddisfacente in tutto il mondo, nonostante per il settore primario non sia stato altrettanto lusinghiero e con l’asticella rivolta costantemente verso l’alto.
Il settore delle energie rinnovabili sembra pertanto garantire un certo sviluppo. E le elaborazioni sui dati New Energy Finance, difatti, lo confermano. L’Europa, con 49,7 miliardi di dollari investiti nel 2008, ha implementato del 2,26 per cento sull’anno precedente le risorse verso il «green deal». Ancora più importanti, in percentuale, le accelerazioni in Sud America (+ 61,8 per cento) e in Africa e Medio Oriente (+ 30 per cento).
Tutto questo ha fatto ipotizzare l’Unep (United Nations Environment Programme) una crescita importante anche sul versante occupazionale. Tanto che dagli attuali due milioni di addetti complessivi nel settore delle energie rinnovabili, si arriverà a 20 milioni di posti di lavoro nel 2030.
Bioenergy Expo intende essere protagonista nel processo di crescita delle energie da fonti rinnovabili, tenuto conto che anche in Italia, con un pacchetto di incentivi dichiarato di quasi tre miliardi (valore espresso in dollari, nda), la filiera agroenergetica rappresenta una formula vincente in un’ottica di multifunzionalità e diversificazione del reddito, oltre che un gesto consapevole di salvaguardia dell’ambiente.
Filiere produttive di energie rinnovabili sotto la lente. Fieragricola e Bioenergy Expo, in collaborazione con i propri esperti, fino alla manifestazione del 4 – 7 febbraio 2010 pubblicheranno periodicamente sul proprio sito web (www.fieragricola.com) analisi approfondite sulle principali filiere agroenergetiche, per permettere ai visitatori di analizzare la possibilità di ampliare il proprio business all’interno del comparto primario.
