(di Michele Bertucco) Ieri, sabato 30 ottobre 2021, ho partecipato alla manifestazione “Un girotondo per l’allargamento del Parco di Santa Teresa” promossa dal Comitato di Verona Sud. I cittadini sono giustamente preoccupati per le notizie che danno per imminenti i lavori per l’arrivo alla cupola degli ex Magazzini Generali di Eataly (un’area commerciale di circa8.000 mq).

Lo studio di fattibilità per l’ampliamento del Parco di Santa Teresa è stato inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2021 – 2023 approvato dal consiglio comunale ancora nella scorsa primavera. Con il provvedimento consiliare era arrivato a conclusione l’iter avviato con la proposta di Verona e Sinistra in Comune approvata all’unanimità con Delibera del Consiglio Comunale n. 29 del 31 maggio 2018.

Nella nostra proposta si era partiti da una questione molto semplice: il Parco di Santa Teresa, nato da un intervento urbanistico poi finito male (il Prusst di viale dell’Industria) era stato pensato come una grande area verde di 55 mila metri quadrati a sostegno della qualità di vita di una parte di città intensamente urbanizzata come Verona Sud. Successive progettualità riguardanti diverse opere pubbliche (ex Magazzini Generali, filobus, ex Gallerie Mercatali, ipermercato Esselunga) hanno portato a sacrificare porzioni crescenti di verde pubblico tagliando il parco di 19 mila metri quadri, portandolo dunque a circa 36 mila metri quadri.

I 48.800 metri iscritti nella documentazione ufficiale sono una mezza bugia: in realtà l’area verde è attraversata da tutta una serie di strade che ne limitano fortemente l’estensione netta e pure le funzionalità per le quali era stata progettata. Con la “variante verde”, poi deliberata dal consiglio comunale, avevamo chiesto di convertire a verde pubblico le aree dell’ex Prusst rimaste inedificate a parziale compensazione di quanto il parco aveva perso. La superficie interessata dall’intervento è di circa mq. 17.000 ed è delimitata a nord da viale dell’Agricoltura, ad ovest da via Ongaro, a sud da via De Sandre e ad est da via Scuderlando.

Il Parco Santa Teresa costituisce un polmone verde particolarmente apprezzato ed utilizzato dalla cittadinanza residente e dai lavoratori presenti nella zona sud di Verona. Tutta l’area inizialmente pensata come polo finanziario si è in realtà trasformata in un quartiere con la presenza di uffici e di residenziale, con elevata necessità di spazi verdi, particolarmente utili in una zona ad alta antropizzazione come quella in oggetto.
Questi 17 mila quadrati di verde pubblico aggiuntivo ristorano solo in parte il diritto dei quartieri Sud e sono il frutto del lavoro che come Verona e Sinistra in Comune abbiamo svolto in questi ultimi due anni assieme al Comitato e ai cittadini di Verona Sud. Mentre ci rallegriamo per l’allargamento del parco, tutto attorno, a cominciare dall’ex Manifattura Tabacchi e passando per gli Ex Magazzini Generali si stanno preparando giganteschi attrattori di traffico che peggioreranno ulteriormente la qualità della vita per i cittadini residenti.