(aggiornamento ore 16.36) I 61 milioni che arrivano grazie ai fondi per le Olimpiadi invernali 2026 hanno già prodotto un risultato: la crescita esponenziale delle tensioni politiche. Poco fa è intervenuto il sindaco, Federico Sboarina: «Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, il bellunese Federico D’incà, ha contestato la ripartizione delle risorse assegnate al Veneto per le infrastrutture in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina del 2026. Un ministro che non sa nemmeno che Verona sarà città Olimpica, con la cerimonia di chiusura giochi invernali Milano-Cortina 2026 e la cerimonia di apertura dei giochi paralimpici, è già di per sé fuori scala rispetto ai problemi. Gli investimenti su Verona non sono ovviamente a caso, visto che la nostra città è baricentrica a tutti i campi di gara e agli snodi autostradali e ferroviari. Quindi, mai come nella nostra zona, in vista del grande appuntamento del 2026, sono fondamentali infrastrutture efficienti. Infatti, la società A4 Brescia-Padova completerà i lavori per il ribaltamento del casello di Verona Sud entro l’avvio dei Giochi. Sarà una enorme riorganizzazione viabilistica e infrastrutturale della zona, che porterà al collegamento con il sistema delle tangenziali e il raccordo con la nuova Statale 12 che immette in città i flussi da Sud. Un intervento fondamentale in vista dei milioni di persone previsti per le Olimpiadi, oltre che a dare una risposta concreta ai cittadini di quei quartieri che da decenni attendono una soluzione per questo enorme problema viabilistico da parte dell’Anas. Concludo, ricordando che Comune e Regione con le rispettive maggioranze lavorano per il bene dei cittadini e difendono l’evidente centralità di Verona, noto invece che il Movimento 5 Stelle che è alleato con il centrosinistra cittadino agisce invece al contrario. Invece di battersi per le infrastrutture chieste da anni, mette in dubbio l’evidenza».

Poco prima Michele Bertucco, Sinistra in Comune, aveva commentato: «Le polemiche per accaparrarsi il merito dello sblocco della Variante alla Statale 12 sono ridicole e anche un po’ patetiche: il dato di fatto è che l’opera, attesa da 30 anni dai cittadini di Verona Sud, è stata finanziata soltanto grazie alla corrispondenza delle Olimpiadi invernali di Cortina 2026, ed è notorio che Verona non sia una città montana. La verità è rientriamo nei finanziamenti soltanto per il buco della serratura, essendo noi la città che ospiterà la cerimonia di chiusura. Ci sarà certamente chi accamperà meriti anche su questo ma la verità fattuale è che in tutti questi decenni né la Regione né il Comune hanno mai fatto nulla di decisivo per sbloccare questa strada. In questo caso la maggioranza di centrodestra non può nemmeno accampare scusanti circa l’opposizione di comitati e minoranze, visto che cittadini e l’intero arco costituzionale è sempre stato a favore dell’opera. La domanda dunque è una sola: a che cosa serve avere una vicepresidente della Regione a Venezia assieme a numerosi consiglieri regionali veronesi se questi poi questi non sono in grado di provvedere in tempi e modalità congrue ai bisogni del territorio?»