Castelnuovo vuole ripartire in sicurezza. Sostenibilità, qualità e cultura per riprendere la strada della crescita.

“Solo con interventi mirati e condivisi potremo far ripartire questo settore, così prezioso per il nostro territorio. La Camera di Commercio di Verona è impegnata a mettere a disposizione del sistema turistico provinciale risorse e impegno, per una vera ed immediata ripartenza”. Così chiosava il Presidente della Camera di Commercio di Verona, Giuseppe Riello, in conclusione della presentazione sul Rapporto Turismo a Verona 2020, rilasciato il 31 luglio scorso. Dal allora poco o nulla è stato possibile mettere a terra anche a causa dell’emergenza COVID19.

Ma quali sono le prospettive per la stagione 2021? Un anno importante e un tempo decisivo per le popolazioni gardesane al quale guardano con trepidazione e speranza nel contempo. Il turismo veronese seppur sopra la media nazionale, presentava dati in calo rispetto ai trend degli anni precedenti.  Nel 2019 infatti (le presenze superano quota 18 milioni, con una variazione annuale del +2,0) la  variazione 2016/2015 era stata del +9,1%, quella 2017/2016 del +4,6% e nell’anno 2017/2018 del +2,1%.

Qualche discontinuità ci si aspetta dalla istituzione, era ora, a livello nazionale del nuovo Ministero del Turismo presieduto da Massimo Garavaglia (Lega) . Dopo quasi trent’anni, torna il dicastero dedicato istituito con il Governo Segni , nel 1959, e poi cancellato col referendum del 1993. Si sa che spesso le politiche nazionali sono distanti dai territori, dove faticano a scaricare efficacia. Ma questa volta le aspettative sono molte. Per questo abbiamo fatto alcune domande nell’imminenza dell’avvio della nuova stagione 2021 all’assessore al bilancio di Castelnuovo del Garda ( con i suoi 13.287 abitanti, il più popoloso comune della sponda Veronese) e che molto ottiene dal turismo, Gianfranco Gugole, nella foto, come dimostra, ad esempio, l’indicatore della tassa di soggiorno,  pre Covid,  di ben un milione di euro. “Stiamo facendo di tutto per mantenere gli equilibri di bilancio in un momento certamente non facile – afferma Gugole – dove non possiamo sicuramente imporre nuovi balzelli ai cittadini. Anzi . Sono aumentate le richieste di sostegno che stiamo affrontando pur in un quadro economico complicato che vede il venir meno, ad esempio, dell’importante introito della tassa di soggiorno, anche se da Roma sono arrivati dei finanziamenti che stiamo mettendo a terra con grande attenzione”.

Ampio risalto ha dato la stampa nazionale, meno quella locale, imprevedibili sono gli effetti generati dalla pandemia. Dice Gugole: “Dai musei che  alle compagnie aeree che si riorganizzano, gli effetti della quarantena e della distanza sociale sulle nostre vite, in costante aggiornamento. Nell’attesa di ripartire. Nell’era post Coronavirus dobbiamo fare i conti con distanza sociale, mascherine, trasporti disinfettati, quarantene da rispettare all’estero… Per affrontare l’estate 2021 bisognerà armarsi di molta pazienza e prudenza. Il turismo autoctono sarà privilegiato, ma le regole da rispettare saranno tante .” E aggiunge: “Non mancano per questo le iniziative del nostro Comune anche se da soli possiamo fare poco e non si vedono dispiegare ancora gli effetti della DMO Lago di Garda. Siamo in grave ritardo” .

Castelnuovo  ha visto, secondo i dati camerali,   ben 340.587 arrivi, 1.074.007 di presenze per un incremento del 3,2 per cento nei giorni di permanenza media nel 2019 e nella “top ten” provinciale per arrivi che vede primeggiare Lazise, Verona, Peschiera, poi Bardolino e Malcesine, quindi Castelnuovo seguita da Garda nell’ordine. Non male per un paese outsider pressoché ai margini delle destinazioni turistiche e che recentemente, anche per impulso del consigliere delegato al commercio, Andrea Adami, ha visto politiche di sviluppo come ad esempio il costituirsi il comparto dei Bed and Breakfast, saliti a quota 190, “dimostrando il gradimento per l’ospitalità rurale di qualità con politiche attive ed innovative sul territorio che fanno anche perno sullo scrigno culturale rappresentato dal cosiddetto turismo risorgimentale – sottolinea.

Basti pensare a quanto profuso da associazioni come il Saletto. Innumerevoli testimonianze di vivacità culturale e che interessano il turista che rimane e che vuole novità e con importanti risvolti sociali per l’occupazione, specie quella giovanile” sottolinea Vanna Ardielli, vice-sindaco con delega alla Cultura.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail