Che cosa farà per la sanità il nuovo governo di centrodestra a guida Meloni?

Sono molti i punti scontati nel programma del centrodestra, come la riorganizzazione della medicina territoriale. E’ già in fase avanzata e d è anche ineludibile, visto che da sola riceve la metà dei finanziamenti del Pnrr.
Scontata anche la volontà di abbattere le liste d’attesa e di assumere medici e infermieri. Bisognerà vedere come e dove andarli a prendere, medici e infermieri, visto che non ce ne sono e che sul numero chiuso a Medicina c’è solo un timido cenno di spostare lo sbarramento al 1°anno, sul modello francese. Mentre di fronte all’emergenza attuale  servirebbero delle soluzioni più drastiche.
Scontato anche l’aggiornamento del piano di emergenza sanitaria, che tante polemiche aveva suscitato allo scoppio della pandemia e, sul fronte Covid, la volontà di non arrivare a obblighi o limitazioni  delle libertà personali.
Discutibile e un po’ demagogica l’idea di estendere le esenzioni da ticket. Sarebbe piuttosto da studiare un meccanismo di franchigia per finanziare la sanità, esentandone in ogni caso le fasce economicamente più deboli.

Originale ma di difficile attuazione invece l’idea di Fratelli d’Italia di premiare con una corsia preferenziale nelle liste d’attesa quelli che si sottopongono sistematicamente agli screening di medicina preventiva.
Interessante anche la proposta diun Garante della Salute cui rivolgersi per carenze di qualità o mancato accesso ai servizi, e quella di promuovere la sinergia tra medici di base e ospedali attraverso una piattaforma informatica regionale di prenotazione per la diagnostica e l’ospedalizzazione.
Più che ovvia invece l’incentivazione della telemedicina e delle cure domiciliari.
Sarebbe giusta, ma difficilmente sostenibile dal punto di vista finanziario, l’estensione degli Lea alle cure odontoiatriche essenziali. Basterebbe che in ciascun ospedale ci fosse un Pronto Soccorso odontoiatrico per chi ha mal di denti e non trova un dentista.
Per quel che riguarda il Covid FdI propone una Commissione d’Inchiesta per verificare la mala-gestio della pandemia e le reazioni avverse ai vaccini. E insiste anche sulla “ventilazione meccanica controllata nelle scuole e negli uffici, e il potenziamento dei trasporti”.

Il dato più significativo sta infine nell’impegno di FdI a “ridurre le disuguaglianze tra le Regioni. Ma questo merita una trattazione a parte.

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