Città metropolitana, per gli architetti “le potenzialità ci sono tutte”. E in cinque punti ecco la Verona del futuro

Riprende quota l’idea di Verona città metropolitana, capace di fare rete e potenziare attività e opportunità insieme alle città vicine (Brescia, Trento, Mantova, Vicenza, in una sorta di Regione del Garda), come rilanciato dal presidente di Confindustria Boscaini (a questo link) e supportata dalla proposta di legge dei deputati veronesi di FdI (qui l’articolo de L’Adige). Sul tema riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento del presidente dell’Ordine degli degli Architetti di Verona Matteo Faustini.

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Verona deve essere una città metropolitana perché le potenzialità ci sono tutte. Ma ci sono anche dei nodi da risolvere, a partire dal chiarire le idee su quale deve essere lo sviluppo futuro della città. Idee che vanno condivise con tutti coloro che la città la vivono e la progettano, a partire dagli Ordini professionali.

Traffico e mobilità; densità ed espansione urbana; rigenerazione urbana; sostenibilità ambientale; tutela del patrimonio culturale. Sono i cinque punti del manifesto degli Architetti di Verona per i cento anni che l’Ordine compie quest’anno. Cinque punti per una città inclusiva, smart, il più possibile a misura d’uomo, dove i cittadini possano muoversi liberamente il più possibile con i mezzi pubblici, e quindi tornare a avere un’idea della città di prossimità.

Non solo città metropolitana: il centro storico di Verona si sta svuotando: occorre intervenire per ripopolarlo

Entrando nel dettaglio, partiamo dal centro storico che si sta svuotando. Occorre dare una direzione chiara agli interventi per la ripopolazione, nel rispetto delle attività commerciali e dando un indirizzo ai numerosi contenitori pubblici che ora non sono adeguatamente valorizzati. L’80% del patrimonio veronese infatti è vincolato. Occorre cercare di valorizzarlo, favorendo l’intervento in sinergia con i privati perché il pubblico da solo non ce la può fare.

Città metropolitana sì, ma anche più spazi verdi e scelte sul traffico

Veniamo poi a Verona Sud, per la quale serve un concorso di progettazione che includa anche l’area della stazione ferroviaria per completare il lavoro fatto fino ad ora. Per gli spazi verdi va inoltre ridisegnato totalmente il Parco delle Mura, che va messo in relazione con le altre aree verdi per una maggiore fruibilità.

Quanto al traffico, Verona sta facendo un passaggio importante: la tramvia sta diventando una realtà, e speriamo che ad essa si abbinino parcheggi scambiatori che possano diminuire il traffico che attanaglia la città. Per diminuire il traffico vanno fatte anche scelte impopolari, come quella di allargare la Ztl in determinate fasce orarie.

Matteo Faustini, presidente Ordine degli Architetti di Verona

Il traffico eccessivo è uno dei problemi più sentiti dagli abitanti di Verona
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