Ieri il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato il progetto di legge che riconosce e promuove le comunità energetiche, che sono gruppi di autoconsumo, pubblici o privati, che si associano per la produzione, l’accumulo e il consumo di energia da fonti rinnovabili. Il relatore del provvedimento Marco Andreoli (Lega) presidente della Commissione Attività Produttive e che quindi si occupa dell’energia ha sottolineato che la legge “raccoglie una sfida importante e proietta la nostra Regione nel futuro”.

“Le comunità energetiche – ha detto Andreoli- rappresentano un modello innovativo di approvvigionamento, distribuzione e consumo di energia che agevola la produzione e lo scambio di energie generate principalmente da fonti rinnovabili e ci auguriamo che i veneti ne comprendano le opportunità”. In un momento in cui il costo dell’energia sta diventando un problema sempre più grosso 

“è fondamentale -ha continuato il Presidente della Terza Commissione- puntare sull’autoproduzione, nell’ottica del risparmio e dell’efficientamento energetico. Questi gruppi di autoconsumo hanno lo scopo di contenere i costi e produrre benefici per i soci della comunità”. 

Un esempio di ‘comunità energetica’ sono le famiglie di un condominio che stabiliscono gli obiettivi di autoconsumo e non di profitto. La norma prevede che siano soggetti produttori di energia e che la quota prodotta destinata all’autoconsumo da parte dei membri sia almeno il 60% del totale. L’energia che non viene consumata, ma viene condivisa con altri membri della comunità, viene inoltre riconosciuta e rimborsata dal GSE per una quota di 18 centesimi per kWh. “Per molte realtà, pensiamo ai condomini, alle scuole, ma anche agli enti locali, può rappresentare un importante risorsa economica, per la durata di 20 anni”, continua Andreoli. 

La Regione Veneto ha deliberato inoltre forme di finanziamento per gli impianti da fonti rinnovabili e si è impegnata a istituire un tavolo regionale per il risparmio energetico. Obiettivo: diffondere e promuovere la norma, con l’individuazione di buone pratiche per la riduzione dei consumi energetici.“Con questo progetto di legge – conclude Andreoli- il Veneto risponde concretamente a una sfida determinante per il futuro del nostro territorio e delle famiglie, offrendo nuove opportunità ai cittadini. L’impegno maggiore da parte della politica sarà quello relativo alla promozione di questo provvedimento strategico”.