«Crediamo nel made in Italy»

Lavorare insieme per contare di più. Colmando il ritardo infrastrutturale del Paese rispetto alle economie più sviluppate e rilanciando il ruolo del made in Italy nel mondo. La filiera delle costruzioni si è data appuntamento mercoledì a Milano in una tavola rotonda dal titolo “Le costruzioni e il loro indotto”[//]. L’obiettivo dell’incontro era analizzare lo stato di salute di un settore che a livello nazionale, secondo i dati Istat, occupa quasi 2 milioni di addetti, ovvero il 27,6% del personale dell’industria e l’8,5% degli addetti di tutti i diversi comparti economici. Valore complessivo del settore: 300 miliardi di euro. L’incontro, che per la prima volta ha riunito tutti i principali rappresentanti della filiera, la più importante fiera di settore, il Samoter, e il principale gruppo bancario italiano e tra i maggiori in Europa, ha messo in evidenza anche un altro dato preoccupante: la difficoltà di accedere ai finanziamenti degli istituti bancari internazionali, in primis la World Bank. Il mercato delle commesse finanziate dagli enti multilaterali di sviluppo genera contratti per un controvalore complessivo annuo di circa 60 miliardi di dollari, ma le opportunità d’affari che ne scaturiscono non sono pienamente utilizzate dalle imprese italiane, che si aggiudicano contratti di fornitura inferiori rispetto al valore delle quote di partecipazione dell’Italia. Il nostro Paese occupa la 25ª posizione per contratti finanziati, dietro a India e Cina che occupano le prime posizioni, ma anche a Germania (6° posto), Francia (7°), Spagna (11°), Stati Uniti (14°). Un grave ritardo, causato, secondo i diversi relatori intervenuti, dalle difficoltà di erogazione di fondi pubblici, da normative poco efficaci e dall’incerta presenza estera del “sistema Paese”. L’auspicio degli operatori presenti a Milano è quello di riuscire ad organizzare una “rete di supporto” per le imprese, consolidando i rapporti tra le varie associazioni di settore, istituzioni nazionali, regionali e locali, fiere leader nel comparto (Samoter) e mondo bancario, grazie allo sponsor UniCredit. Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail