Distretti agroalimentari: a marzo l’export del vino veronese fa più 19.4%, ma cede quello delle carni

Crescono i distretti alimentari italiani, e quelli veronesi? Dopo il massimo storico del 2021 (22,6 miliardi di euro, +9,2% rispetto al 2020), i primi tre mesi del 2022 registrano un ulteriore balzo in avanti, con oltre 6 miliardi di export, 811 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2021 (+15,4%) e oltre 1,2 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Questo lo scenario disegnato dal Report sulle filiere agroalimentari rilasciato oggi da Intesa Sanpaolo.

 In questo quadro complessivo, si è mosso molto bene il distretto dei Vini del veronese (+19,4%), che chiude il trimestre con 284 milioni di export; crescite diffuse verso tutte le destinazioni commerciali, in particolare Germania (+2%) primo mercato di sbocco, ma anche Regno Unito (+33,8%), Stati Uniti (+44,7%) e Canada (+29,9%).

Luci e ombre tra i distretti delle carni e salumi: l’escalation dei costi energetici e delle materie prime ha colpito una filiera già provata dai rincari causati dalla peste suina in Cina e influenzata anche da alcuni casi riscontrati in Italia. Alla forte crescita dei Salumi del modenese (+21,8% tendenziale, che corrispondono a un progresso di 33 milioni), si contrappone il calo delle Carni di Verona (-18,9%, 26,8 milioni in meno), distretto che si posiziona in questo modo al di sotto di circa il 3% rispetto ai livelli del 1° trimestre del 2019. Pesa soprattutto l’andamento del mercato tedesco, che assorbe un terzo delle esportazioni del distretto veronese e cala del 37% tendenziale (20,6 milioni in meno).

Nell’ortofrutta ai segnali negativi dell’Ortofrutta romagnola (-7,5% tendenziale), delle Mele del Trentino (-30,9%) si contrappongono le previsioni in positivo della raccolta 2022: più 47% per le mele e produzioni quintuplicata per le pere nonostante il calo del 5% delle superfici coltivate.

Nel complesso, sono in crescita le esportazioni dei distretti agro-alimentari verso tutti i principali mercati di destinazione. Crescono i flussi verso la Germania, primo mercato di sbocco (+3,4% nel 1° trimestre del 2022), grazie soprattutto al contributo delle filiere di pasta, dolci e olio; in incremento i flussi verso Stati Uniti (+14,3%), dove il dollaro forte ha sostenuto la crescita dei distretti del vino, dell’olio e di pasta e dolci; buoni risultati anche verso la Francia (+16,8%), dove al successo della filiera della pasta e dolci si aggiunge quello del lattiero-caseario. Riprendono a crescere anche le vendite sul mercato britannico (+21,9%; dopo il calo del 9,6% nel 2021), soprattutto di vini, pasta e conserve. Continuano a incrementarsi le vendite verso le economie emergenti, +19,6% nel 1° trimestre del 2022 verso un +14,3% delle economie avanzate.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail