Domenica ecologica, i pro e i contro. L’ARPAV :«Nessun effetto sulle polveri sottili»

«L’inquinamento atmosferico è attualmente il più democratico dei fattori ambientali. In tutta la pianura padana si respira la stessa aria e iniziative quali i blocchi domenicali delle automobili, incidono sicuramente come sprone a trovare soluzioni alternative per la mobilità, ma non hanno alcun effetto sulla diminuzione dell’inquinamento da polveri sottili – dichiara Andrea Drago Direttore Generale ARPAV -. [//]Per essere precisi, i blocchi delle automobili servono a contenere le emissioni in atmosfera ma non migliorano la concentrazione generale di inquinanti nell’aria. Per fare un esempio semplice è come togliere una leggera quantità di gas da una bombola. Riferendomi al blocco di domenica 26 novembre, sottolineo che, analizzando i dati rilevati dalle stazioni di monitoraggio dell’aria di ARPAV in tutto il Veneto, a partire dalla scorsa settimana fino a domenica, il PM 10 è cresciuto dappertutto proprio nel weekend e ciò per cause meteoclimatiche assolutamente democratiche per tutti i cittadini del Veneto. L’aumento delle polveri infatti si è registrato sia nelle città che hanno effettuato i blocchi che nelle altre. Sarebbe bastata una sferzata di vento per contenere la situazione ma purtroppo non è andata così. Il problema dell’inquinamento è complesso e le fonti di emissione non sono solo gli autoveicoli ma anche gli impianti di riscaldamento, le industrie, l’agricoltura. Le soluzioni consigliate dalla comunità scientifica sono strutturali e a lungo termine, ad esempio vietare definitivamente la circolazione a veicoli non euro quattro o ai camion obsoleti e inoltre utilizzare fonti alternative di energia. Un’altra faccia della medaglia, che rischia di rendere le domeniche ecologiche controproducenti, è la concentrazione della popolazione in alcuni luoghi come i centri commerciali della periferia dove, anche la scorsa domenica, si sono registrate code e traffico, oltre al fatto che probabilmente, per aumentare il trasporto pubblico, sono stati messi in circolazione anche vecchi autobus fermi in deposito da tempo e quindi non proprio ecologici. Le domeniche ecologiche possono avere un effetto educativo lodevole ma è importante informare i cittadini sulla loro reale efficacia sull’inquinamento altrimenti si rischia di non trovare in un secondo momento il consenso necessario per avviare azioni ben più incisive, come la sostituzione della vecchia caldaia o la chiusura temporanea di una fabbrica, che richiedono sforzi e investimenti maggiori sia in termini di abitudini che di risorse finanziarie.» Andrea Drago Direttore Generale ARPAV Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail