Ieri la prima seduta della Commissione per la riforma della colpa medica

Si è riunito ieri per la prima volta la ‘Commissione – non parlamentare- per lo studio e l’approfondimento delle problematiche relative alla colpa professionale medica’ istituita dal ministro della Giustizia Carlo Nordio. Scpo della Commissione è ridiscutere le norme sulla responsabilità colposa dei medici per riformarle.
L’Adige, in un editoriale di Francesco Bovolin pubblicato lunedì scorso aveva anticipato la tematica delle contenzioso legale che si abbatte sui medici molto spesso in maniera pretestuosa dato che l’esito delle cause è al 98% di assoluzione. Ma questo comporta conseguenze sia sulla serenità del lavoro dei sanitari, sia sull’intero sistema, visto che ha dato origine alla ‘medicina difensiva’, ovvero di quell’atteggiamento iper-prudenziale che i medici sono costretti ad adottare per mettersi al riparo di un’eventuale denuncia: tutta una zavorra di esami diagnostici che appesantiscono l’intero sistema, rallentano il lavoro e costano alla comunità.Il ministro Nordio, che ha una grande esperienza come magistrato, ha deciso dimettere mano a questa problematica che tocca sia la giustizia, aggravando il carico dei processi, sia la sanità, sia per le finanze pubbliche. Ha così costituito una Commissione ad hoc per “analizzare l’attuale quadro normativo e giurisprudenziale, in cui si iscrive la responsabilità colposa sanitaria, per discuterne limiti e criticità e proporre un dibattito in materia di possibili prospettive di riforma”. L’obiettivo di Nordio è di “ridurre la possibilità di aggredire gli operatori sanitari con denunce e cause civili: il paziente è il primo interessato ad avere un medico che operi in serenità”.
Tutto questo in piena sintonia con il ministro della Salute Schillaci che essendo lui stesso medico conosce bene la problematica.
La via maestra sarà quella di applicare alle cause intentate pretestuosamente le normative sulla ‘causa temeraria’, ovvero punire coloro che trascinano in tribunale un medico pretestuosamente al solo scopo di ricavarne un guadagno.

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