C’è un 20% di italiani che non riesce a dormire o dorme male, ma c’è un nuovo farmaco che agisce con un meccanismo diverso da tutti gli altri induttori o mantenitori del sonno che potrebbe risolvere il loro problema. Um problema che è di tutta l’umanità, visto che lo ha un terzo della popolazione.
La nuova molecola si chiama daridorexant e agisce bloccando l’orexina, uno dei principali neurotrasmettitori che agisce sul sonno, regolando i cicli sonno-veglia e permettendo anche maggiori performance nello svolgimento delle funzioni diurne. Perché si sa che se non si dorme abbastanza o non si dorme bene poi durante sul girono si rende di meno in tutti i sensi.
La novità è stata presentata al Congresso nazionale della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia in corso a Milano e Venezia.
Ma che cos’è l’insonnia? Come delfinirla?
Claudio Mencacci, direttore emerito di psichiatria all’ospedale Fatebenefratelli di Milano e co-presidente Sinpf spiega che è “l’insoddisfazione per la quantità o la qualità del sonno, associata alla difficoltà nell’iniziare e mantenere il sonno da almeno 3 mesi. Questo risulta pertanto perturbato da frequenti risvegli, con un conseguente impatto sulle ore diurne”.
Matteo Balestrieri, Ordinario di Psichiatria all’Università di Udine e co-presidente Sinpf, annuncia che “disponiamo di terapie ad hoc che consentono di personalizzare la cura. I nuovi farmaci che agiscono sull’orexina, di cui oggi grazie all’estensione della prescrivibilità può avvantaggiarsi anche lo psichiatra, consentono di ottenere benefici a fronte del contenimento dei costi sociali e assistenziali dell’insonnia”.