Tre incontri sul rapporto Uomo-Tecnologia allo Spazio Vitale di Verona

(di Stefano Cucco) Spazio Vitale a Verona apre il suo spazio conferenze a tre incontri, in occasione dell’apertura della mostra “Theo Triantafyllidis : Sisyphean Cycles” che si tiene dal 13 ottobre all’11 novembre. Il ciclo d’incontri, sotto il titolo collettivo “La macchina non basta”, vede Francesco Varanini e Domenico Quaranta confrontarsi pubblicamente con professionisti attivi in territori disciplinari diversi, dall’arte all’ingegneria informatica alla psicoterapia, ma accomunati da una riflessione critica sul rapporto tra umano e tecnologie digitali. 

La tecnologia, si dice, è al servizio degli esseri umani. Ma oggi ci troviamo immersi in una realtà che ci interroga e ci chiede di fermarci a pensare. Strumenti digitali, smartphone e computer appaiono protesi ormai inevitabili del nostro corpo e della nostra mente. Viviamo in simbiosi con macchine digitali. Telecamere sorvegliano ogni luogo. Piattaforme digitali sono appoggio necessario per ogni attività, nel lavoro e nel tempo libero. 

Notifiche ci giungono in ogni istante, Intelligenze Artificiali (AI) ci offrono sostegno e guida, Chatbot rispondono ad ogni domanda, Gemelli digitali prendono il posto di cose fisiche e materiali. In luoghi remoti, Cloud contengono sterminate masse di dati, e AI sempre più performanti vengono addestrate. Sottili, insistenti sollecitazioni ci invitano ad abbracciare uno stile di vita digitale senza troppo riflettere. Ma proprio per questo appare necessaria una riflessione collettiva. Serve conoscere le tecnologie, anche nei loro risvolti meno noti. 

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Ma soprattutto serve coltivare un atteggiamento critico e responsabile, in modo da far sì che la nostra simbiosi con le macchine digitali non sia passiva e disinformata. Il nostro modo di essere cittadini, genitori, giovani, lavoratori, appartenenti alla classe dirigente è ridisegnato sulla scena digitale. 

Il calendario degli incontri

Giovedì 12 ottobre dalle ore 17 alle ore 19 Federica Patti è in conversazione con Domenico Quaranta.

Venerdì 13 ottobre, sempre dalle ore 17 alle ore 19 si tiene un’intervista clinica transgenerazionale. Dialogo tra uno psicoterapeuta familiare e Alan Turing. Francesca Turco in conversazione con Francesco Varanini.

Sabato 14 ottobre dalle ore 10,30 alle ore 12,30 si tiene “Dal Simbionte al Cybork”. Federico Cabitza in conversazione con Francesco Varanini

Federica Patti è storica dell’arte, docente e curatrice indipendente. La sua ricerca si concentra intorno alle pratiche transmediali, con particolare interesse verso la digital performance, i temi del postumano e le dinamiche del Metaverso. Collabora regolarmente con CUBO – Centro Unipol Bologna e con Romaeuropa Festival per la sezione Digitalive. 

Federico Cabitza, invece, è professore associato di Interazione Uomo-Macchina all’Università di Milano-Bicocca, dove è responsabile del laboratorio di “Modelli di incertezza per decisioni e interazioni” e direttore del nodo locale del laboratorio nazionale CINI “Informatica e Società”. Affiliato anche all’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, collabora con diversi ospedali in Italia e all’estero per lo sviluppo di supporti decisionali basati su Machine Learning. 

Francesco Varanini, presidente di Assoetica, invece, già docente di Informatica Umanistica alle Università di Pisa e di Udine, è autore tra l’altro di “Macchine per pensare. L’informatica come prosecuzione della filosofia con altri mezzi” (2016) e “Le Cinque Leggi Bronzee dell’Era Digitale. E perché conviene trasgredirle” (2020). 

Francesca Turco, invece, è psicologa e psicoterapeuta. E’ esperta di Dinamiche Relazionali Familiari e di coppia con approccio sistemico e transgenerazionale. Svolge la sua professione dal 2009. 

Domenico Quaranta, infine, è critico d’arte, curatore e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano). E’ autore, tra l’altro, di “Media, New Media, Postmedia” (Milano 2010 e 2018) e di “Surfing con Satoshi. Arte, blockchain e NFT” (Milano 2021). 

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