La “buona destra” si schiera con Biden. Che scarica a noi il “dividendo” della fuga da Kabul

Stavolta abbiamo fatto bella figura. Abbiamo smentito l’immagine degli italiani inaffidabili ed anche un po’ vigliacchetti – come mirabilmente rappresentato da Alberto Sordi- che nel momento del bisogno se la svignano e…tanti saluti. Stavolta no. Abbiamo mantenuto gli impegni e abbiamo tutelato fino in fondo buona parte di quegli afgani che avevano collaborato con noi e li abbiamo portati in Italia sani e salvi. Se restavano li avrebbero fatti fuori come collaborazionisti.
Questi sono profughi veri. Non come gli altri 500 mila irregolari che vengono spacciati per “migranti”, “richiedenti asilo”, “rifugiati”, ingannandoci per farceli accettare in nome, non della legge, ma dell’accoglienza. Questi è giusto averli accolti. Questi. Non tutti gli afgani.

E bene ha fatto la Meloni a dire, d’accordo con Orban, che l’Europa non può farsi carico di tutti quelli che d’ora in poi fuggiranno dall’Afghanistan. 

Ma per questo è stata attaccata da un tal Filippo Rossi, un finiano che dopo la dipartita politica del suo capo ha fondato un suo movimentino chiamandolo la “Buona Destra”. In contrapposizione a quella “cattiva” della Meloni. Rigurgito del tentativo finiano, di creare una destra prona a quei poteri che vorrebbero l’Italia ricettacolo di tutti quelli che arrivano dall’Africa e dall’Asia. Il neo-finiamo dovrebbe però spiegare perché ce li dovremmo prendere noi i profughi afghani, visto che sono la conseguenza di una guerra decisa dagli Americani, alla quale l’Italia ha dovuto partecipare in quanto alleata. Erano stati loro nel 2001 ad attaccare l’Afghanistan con la scusa di cercare Bin Laden che, tra l’altro, manco era afghano. L’Italia è andata a rimorchio degli Stati Uniti. E allora, se sono stati gli Americani a volere la guerra, ad avere il comando delle operazioni, a perdere la guerra e a decidere la ritirata perché dovremmo essere noi a farci carico dei profughi? L’America è molto più ricca di noi ed anche molto più grande dell’Italia e dell’Europa. Se li portino a casa loro.

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