La Cina ci spia. Con il silenzio-assenso del nostro governo

(di Bulldog) La notizia è stata riportata soltanto da tre giornali – Il Foglio, Repubblica, Huffington Post – ma è inquietante: e riguarda la Cina, il nostro grande amico asiatico, della Silk and Belt Road, la potenza che nei disegni dei 5stelle, di Beppe Grillo e Casaleggio doveva sostituirsi ai nostri alleati ed all’Unione Europea. Beh, sapete che c’è? che il nostro nuovo amico ha creato un bel sistema di analisi dei big data e controlla da remoto, spia, si informa anche nei dettagli più intimi, su più di 4mila personaggi pubblici italiani. Politici, militari, grand commis dello Stato, presidenti e dirigenti delle industrie di Stato (attenzione: Leonardo è dentro alla progettazione dei caccia di ultima generazione, nell’aerospazio ha una posizione leader nel mondo, progetta le nuove unità navali destinate alla nostra difesa e a quella degli Stati Uniti, i nuovi sommergibili ecc ecc ) giornali e giornalisti, i loro famigliari diretti e – questo la dice lunga su chi comanda davvero in questo Paese – esponenti delle cosche malavitose calabresi (Gioia Tauro e il porto, guarda caso), siciliane, pugliesi e campane. Il controllo delle cosche è uguale a quello svolto sui narcotrafficanti messicani e sulla Yakuza giapponese.

Non è una gran novità, direte: in fondo, cosa fa la Cia in Italia? e cosa facciamo noi nel mondo? Non è la stessa cosa: la Cina, attraverso un suo attaché a Roma, ha attaccato direttamente il diritto di cronaca di un giornale (Il Foglio) da sempre critico sulla nuova via della seta che rappresenta sempre di più il mezzo per conquistare economicamente l’Europa. A Trieste, dove i cinesi vogliono entrare, stanno cercando di imporre nella zona franca solo personale cinese; in Croazia hanno ottenuto fondi europei per costruire un ponte; in Italia, di controlli alla crescita abnorme del commercio e delle attività produttive cinesi nemmeno a parlarne.

E infatti il Governo tace. Prontissimo a condannare i nazisti dell’Illinois è lento, distratto, assente quando si parla di Cina, di diritti civili in Cina, di pena di morte in Cina, del doppio ordinamento di Hong Kong, delle minacce a Taiwan, delle mire espansionistiche in Africa (con l’Italia che quando può agevola Pechino fornendo relazioni e contatti) e nel Pacifico. Palazzo Chigi saluta gli alunni, la Farnesina si occupa del Mali, Giuseppi tace, Giggino studia l’abbecedario, Grillo il diritto penale, Casaleggio la contabilità…Non so voi, ma inizierei a studiare il mandarino nel tempo libero oppure al bar dove potete trovare insegnanti madrelingua senza problemi…

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