Venerdì ci sarà la presentazione dell’Annuario Zenoniano 2023 dedicato al restauro del Crocifisso di Lorenzo Veneziano

(di Gianni Schicchi) Anche quest’anno viene presentato lo storico Annuario Zenoniano a cura del Comitato per le celebrazioni in onore di San Zeno. Sarà dedicato alla grande croce dipinta da Lorenzo Veneziano conservata in basilica, il cui restauro è stato finanziato dall’Associazione Chiese Vive in accordo con la Parrocchia, l’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi e la competente Soprintendenza. Il progetto, interrotto a causa della pandemia, si è concluso con il ritorno in basilica della croce e la benedizione del vescovo, avvenuti lo scorso 3 dicembre 2022.

Il pregio dell’opera – alta testimonianza artistica di piena età scaligera – e la buona riuscita del restauro hanno incoraggiato il Comitato per le Celebrazioni in onore di San Zeno a riservarvi un testo monografico (Annuario 2023), reso poi possibile grazie al generoso sostegno della Fondazione Banca Popolare di Verona, unitamente a quello del Comune di Verona. La stampa del testo avviene poi in concomitanza col cinquantesimo anno di sacerdozio dell’abate mons. Giovanni Ballarini: una felice coincidenza a sottolineare  il suo notevole impegno nella salvaguardia del complesso sanzenate, che anima dal 2009, anche in virtù del suo incarico di Presidente di Chiese Vive.

L’Annuario verrà presentato in sala Zanotto a San Zeno, venerdì 8 dicembre, alle ore 18, dalla prof.ssa Giovanna Valenzano, docente di Storia dell’Arte medievale all’Università di Padova, grande conoscitrice del complesso monastico veronese, avendo ad esso dedicato vari studi a partire da una importante monografia del 1993, ancora oggi fondamentale per comprenderne le peculiarità architettoniche romaniche della basilica zenoniana.

Il volume – lo precisa la curatrice Silvia D’Ambrosio nella sua Introduzione – si potrebbe suddividere in tre aree tematiche che danno conto della storia e del restauro dell’opera. Hanno approfondito il valore del Crocifisso per i cristiani, Giuseppe Laiti e Antonio Scattolini, con uno sguardo iconografico/iconologico sull’opera. Segue il taglio storico-artistico di Cristina Guarnieri che inquadra il dipinto di San Zeno verso il 1300/1365, nel percorso di Lorenzo Veneziano, oggi pienamente incluso tra i protagonisti del panorama padano del suo tempo e coinvolto in più incarichi veronesi.

Per l’imponente croce è proposta una provenienza dalla basilica di Santa Anastasia, all’epoca domenicana, issata in alto e in posizione centrale, a identificare il tramezzo che divideva lo spazio sacro in due aree, una riservata ai frati e l’altra ai fedeli. Un Crocifisso che spicca per qualità formale, esecutiva e di materiali utilizzati, come narra l’argomento affrontato da Fausta Piccoli.

Sulla posizione e tipologia di analoghe croci e sulla loro funzione, si può leggere anche il contributo di Fabio Massaccesi, mentre sul loro destino, una volta smantellati i tramezzi (cosa che avvenne, pure a Verona, a partire da dopo il Concilio di Trento), fu quello di peregrinare all’interno degli edifici sacri perdendo la loro funzione di elemento dell’arredo liturgico medievale. È anche il caso del crocifisso laurenziano, documentato a San Zeno almeno dall’inizio del XIX secolo: la questione è ripresa da Tiziana Franco che pubblica un disegno a matita ottocentesco che lo mostra all’interno della basilica, ma non in controfacciata.

L’ultima parte l’Annuario ospita i contributi dedicati al restauro. Lo fa l’excursus di Letizia Tasso che ripercorre gli interventi conosciuti, corredandoli con coeve immagini e commentandoli anche alla luce del suo ruolo di funzionario storico dell’arte della Soprintendenza. E la restauratrice Giovanna Jacotti, che analizza le tecniche esecutive utilizzate da Lorenzo Veneziano, lo stato conservativo dell’opera e il restauro vero e proprio, consentendo di leggere questo capolavoro da più punti di vista. Tra essi quello della dendrocronologia, grazie alle indagini condotte da Olivia Pignatelli che ne offre un sintetico resoconto nelle pagine immediatamente successive. 

Seguendo la consuetudine redazionale dell’Annuario, esso si conclude con gli indici analitici – curati scrupolosamente da Giuseppe Franco Viviani – e con l’elenco delle Celebrazioni Zenoniane svoltesi durante l’anno. Fa seguito alla presentazione (ore 19), un concerto corale in basilica dell’ Ensemble femminile La Rose di Piovene Rocchette condotto da Serena Peroni, con all’organo Anna Panozzo. Ingresso libero.

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