L’anticiclone africano e il suo caldo anomalo cede il posto alla prima perturbazione atlantica del 2023. Le temperature tornano alla normalità stagionale

Le temperature eccezionali per l’inverno con anche 10 gradi più delle medie stagionali stanno per finire. L’Anticiclone Africano sta per lasciare il posto al primo ciclone del 2023 proveniente dal Canada che sta attraversando l’Atlantico e che raggiungerà l’Italia nel weekend portando aria fredda.
La situazione anomala che perdura da una ventina di giorni dovrebbe lasciare il posto alla normalità. Nevicherà abbondantemente sulle Alpi e debolmente sugli Appennini. Pioggia sotto i mille metri. Come tutte le perturbazioni provenienti dall’oceano Atlantico il ciclone arriverà prima nelle regioni occidentali fra sabato e domenica, interessando anche quelle del sud. Il dato positivo è che ci sarà molto vento che, specie in Val Padana e nella Pianura Veneta spazzerà via lo smog e le polveri sottili che hanno inquinato l’aria nelle ultime settimane. Dovrebbe così finire anche l’allarme lanciato dall’Arpav per le province del Veneto che ha designato come zone rosse quelle di Padova e Rovigo. Verona è gialla.
In attesa dell’arrivo della perturbazione continuerà a stagnare aria caldo-umida specialmente nelle pianure con cielo grigio, nebbie e un ulteriore peggioramento fino a sabato.
Poi dal 7 gennaio la pressione atmosferica scenderà dagli attuali 1030 a 1005 millibar accompagnata da pioggia, neve e vento. La perturbazione inizierà dal Piemonte e in Veneto dovrebbe arrivare nella notte fra sabato e domenica. Neve in montagna. Le temperature torneranno alla normalità stagionale. E questo un bene per la nostra agricoltura che da una anno è tartassata dal cambiamento climatico.  

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