Il Movimento Nonviolento contro la guerra fra Palestinesi ed Israeliani 

Il Movimento Nonviolento a fianco delle vittime e degli ostaggi, si mobilita contro la guerra e il terrorismo. E’ la risposta dei pacifisti veronesi, il cui leader storico è Mao Valpiana, all’esplosione di violenza avvenuta in Israele e in Palestina.

Movimento Nonviolento: ancora guerra

“Ancora guerra. Ancora orrore. Ancora morte.- scrive il Movimento in un comunicato- La parola è passata alle armi. La gente, ammutolita e spaventata, è nascosta nei rifugi. La via d’uscita è nelle mani di chi romperà la spirale di odio, rifiutando la logica perversa omicida e suicida della guerra. Solo i civili israeliani e palestinesi che sceglieranno, anche con il nostro aiuto, la via della nonviolenza, dell’agire comune per la pace, potranno ridare speranza al futuro di Israele e Palestina, che hanno un destino comune nella convivenza”

Movimento Nonviolento: ancora guerra

E’ dal 1948 che in quella parte del Vicino Oriente, periodicamente ci sono delle recrudescenze del conflitto che esiste comunque in modo strisciante fra Ebrei e Palestinesi. Ancora una volta, sottolineano i pacifisti “la reazione militare ad un’azione militare finirà in un bagno di sangue sul terreno, ai danni dei civili disarmati: è la guerra. Questa deriva cancella ragioni e torti e mette tutti nelle condizioni di ostaggi della violenza delle armi”.

Il Movimento Nonviolento contro la violenza

Ancora una volta i Nonviolenti mantengono una posizione neutra nel conflitto ed individua quelle che secondo loro sono le cause, da una parte e dall’altra, della violenza: “La società civile di Israele è ostaggio della politica estremista, fascista, nazionalista, militarista del governo di Netanyahu. La società civile di Palestina è ostaggio della politica estremista, fascista, razzista, militarista delle milizie di Hamas. Due governi corrotti, Hamas e Likud, finanziati da potenze straniere, tengono in ostaggio i propri cittadini.”

E ripercorrendo la storia di tutte le guerre che hanno segnato la storia dell’umanità rilevano che “gli aggrediti di oggi sono gli aggressori di ieri. Gli aggressori di oggi saranno gli aggrediti di domani. Il peggior nemico della Palestina è il terrorismo disumano di Hamas. Il peggior nemico di Israele è l’apartheid contro i diritti dei palestinesi”. 

Movimento Nonviolento: ancora guerra

Aver abbandonato a se stessi, non aver sostenuto i nonviolenti palestinesi e israeliani, i pacifisti, gli obiettori alle armi dei falchi di Israele e della Palestina, ha portato a questa esplosione violenta, che dà un colpo mortale al diritto di esistenza dello Stato di Palestina e vorrebbe annientare lo Stato di Israele. L’alternativa alla vendetta e alla rappresaglia – conclude il comunicato del Movimento Nonviolento- può ripartire dai gruppi misti  israeliani/palestinesi per la pace, dai parenti delle vittime delle due parti uniti dal dolore: possibilità di salvezza.  Piangere e condannare non basta. Dobbiamo fare la nostra parte per fermare la violenza. La Campagna di Obiezione alla guerra deve dunque essere ancora più intensa. Come Movimento Nonviolento aderiamo e partecipiamo alla mobilitazione per la pace, in Ucraina, in Israele, in Palestina e in tutti i luoghi martoriati dalla guerra”. 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail