Sconfiggere i tumori ‘per fame’. La nuova strategia anticancro

I tumori si possono sconfiggere ‘per fame’. E’ la nuova strategia anticancro. Le cellule tumorali crescono e si riproducono rapidamente e per farlo hanno bisogno del colesterolo che è un componente fondamentale delle cellule. Ecco allora trovato il rimedio. Basta non farglielo arrivare queste non hanno più la materia prima per replicarsi. Ne hanno bisogno per vivere. Senza muoiono.

tumori

Come? Con il digiuno. Anche per brevi periodi, rinforzato dalle statine, farmaci di largo consumo usati per i spedire la sintesi del colesterolo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Se lo studio pubblicato su ‘Nature Communication’ e condotto da Alessio Nencioni, del Dipartimento di medicina interna dell’Ircss dell’Ospedale S.Martino dell’Università di Genova, fosse confermato nella pratica clinica sarebbe un passo importantissimo nella lotta contro il cancro. 

Anche perché si tratta di una terapia semplice e poco costosa. Il digiuno non costa niente e le statine sono farmaci a buon mercato. Insomma l’uovo di Colombo! Le cellule tumorali per crescere e moltiplicarsi hanno bisogno di cibo, che è costituito dal colesterolo? E noi glielo togliamo con dei brevi digiuni, modulati sul tempo di replicazione delle cellule neoplastiche. Senza colesterolo così non si replicano più. E quel poco che c’è, glielo distruggiamo con le statine. Semplice e geniale! 

Una speranza per i pazienti oncologici, ma anche la prospettiva di un grande risparmio per il Ssn, dato che le terapie anticancro sono molto costose. E invece il digiuno è gratis e le stati ne costano poco.

E’ un po’ una storia che nella farmacologia si ripete: un farmaco concepito per una certa patologia poi si scopre utile per altre. Ceri antistaminici sintetizzati per attenuare gli effetti delle allergie e che come effetto collaterale avevano la stimolazione dell’appetito vennero poi utilizzati nei pazienti pediatrici inappetenti.

Oppure, per esempio, la talidomide, il farmaco che alla fine degli anni ’50 era stato usato come antionausea in gravidanza e poi si appurò che faceva nascere i bambini focomelici. Ne venne sospesa la somministrazione alle gravide, ma in seguito si scoprì che era efficace contro il mieloma multiplo.

Adesso è la volta delle statine. Usate su larga scala per abbassare la colestelolemia al fine di ridurre i danni di questo lipide sulla parete dei vasi ora potrebbero essere, assieme a un po’ di digiuno, un killer delle cellule tumorali che possiamo assoldare a poco prezzo.

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