“Invece di Giudicare” è il progetto per insegnare ai ragazzi della scuole a mediare. L’iniziativa, che ha coinvolto 2 classi, è stata presentata la scorsa settimana ai ragazzi del liceo “Alle Stimate” per insegnare loro a mediare “Invece di Giudicare”. Per la prima volta a Verona si è dato avvio agli incontri divulgativi che nascono dall’idea di Mauro Julini di Risorsa Cittadino, cooperativa sociale ed ente di formazione di mediatori accreditato dal Ministero della Giustizia.

mediare invece di giudicare

Il progetto mira alla costruzione di una rete di persone, mezzi e strumenti per la diffusione su larga scala della cultura della mediazione finalizzata alla conciliazione, con il patrocinio della Commissione Europea e l’apprezzamento del Ministero dell’Istruzione e di quello dell’Università.

Mediare invece di giudicare

Alla guida di questa importante iniziativa che da tempo si sta diffondendo nelle scuole italiane, due mediatori: il mediatore e formatore Paolo Forti, notaio in Treviso e il mediatore Maria Teresa Battista, notaio in Verona.

I ragazzi a scuola imparano a mediare “Invece di Giudicare”

L’obiettivo del progetto è quello di insegnare ai ragazzi a diventare loro stessi parte attiva nella risoluzione dei conflitti, diventando appunto, “mediatori tra pari”. Si tratta di inculcare nei giovani studenti fin dagli anni di scuola, il germe della “risoluzione alternativa” insegnando loro che il conflitto è un evento naturale da gestire, bisogna solo imparare come fare. Ai ragazzi verrà insegnato come ascoltare l’altro senza farsi influenzare da pregiudizi e preconcetti, cercando di trovare una soluzione condivisa che venga incontro alle esigenze di tutti.

A seguire, verrà costituita presso la Scuola una “Stanza della Mediazione”, un luogo fisico dove i ragazzi si potranno incontrare, per discutere e, insieme, cercare una soluzione ascoltando le ragioni di tutti. Chissà che un domani qualcuno di questi ragazzi non si appassioni davvero al punto da diventare Mediatore professionista con il sogno di contribuire a costruire un mondo migliore, lontano da guerre e divisioni.