Silvia Zanetti e’ stata confermata dal Consiglio comunale presidente del Pio Ospizio “San Michele” di Nogara.

(di Stefano Cucco) Presidente capace non si cambia. E’ quello che ha deciso il Consiglio comunale di Nogara relativamente al presidente del Consiglio d’Amministrazione del Pio Ospizio “San Michele”, organo di indirizzo e di controllo politico ed amministrativo. Così nel ruolo di presidente è stata confermata Silvia Zanetti, mentre Simonetta Rossato, Marco Veronesi, Maurizio Lovo e Isabella Soragna, sono stati votati come consiglieri. 

Una riconferma, scontata, quella del presidente Zanetti che arriva dopo l’ottima gestione della casa di riposo nel periodo della pandemia da Covid. “L’amministrazione comunale”, afferma Flavio Pasini, primo cittadino di Nogara, “augura a tutto il cda del Pio Ospizio buon lavoro per migliorare sempre di più i servizi offerti dalla nostra casa di riposo”. 

Il Centro Servizi Pio Ospizio “San Michele” nasce come Casa di Riposo grazie a Bartolomeo Greppa, nobile di Verona, il quale la affidò alle cure dei propri parenti con testamento del 12 settembre 1378. Nell’anno 1812 venne aggregato, sotto il Regno d’Italia, alla Congregazione di Carità e da questa passato ad una amministrazione speciale, in forza all’ordinanza n. 2095 del settembre del 1821; la defunta Marchiotti Maria, vedova Formigar di Nogara, donava all’Opera Pia il proprio patrimonio con disposizione testamentaria del 5 maggio 1856. La Casa di Riposo in passato si trovava in zona Casotti, vicino all’Ospedale, e veniva chiamata Pia Opera “San Michele”. Negli anni 1975-1976 è stata inaugurata la nuova ed attuale sede in via Sterzi. La nuova struttura era inizialmente configurata come “casa albergo” con al primo piano utenza maschile ed al secondo piano utenza femminile. L’evoluzione sociale della popolazione e la necessità di dare risposta ai cittadini non-autosufficienti per assicurare la migliore qualità di vita nel momento del ricorso alla struttura residenziale, hanno portato ad una prograssiva modifica dell’Ente per garantire un elevato livello di prestazioni socio-sanitarie, di standards gestionali ed operativi e di professionalità del personale. Attualmente la struttura è riconosciuta come Centro Servizi, mantiene la configurazione di I.P.A.B. ed è autorizzata ad ospitare 81 persone, con idoneità per 60 ospiti non autosufficienti.

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