Prosegue sulla strada della ripresa il turismo veronese, che in ottobre ha registrato un aumento del 110% delle presenze rispetto all’anno scorso. Il 2021 si chiude quindi con dati positivi e un confortante recupero di posizioni, anche se gli operatori non possono certo dirsi ancora soddisfatti e rassicurati. Infatti se i segnali raccolti in autunno sono consistenti, è il confronto con il 2019 a evidenziare tuttora un dato complessivamente in calo del 5,8%, anche se si segnala un aumento di presenze di turisti italiani (+27,3%). Lo rileva il report sui flussi turistici curato dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio per le sei destinazioni del territorio: Lago di Garda ed entroterra, Verona e comuni limitrofi, Valpolicella, Soave ed Est veronese, Lessinia e Pianura dei Dogi.

“Il turismo è stato uno dei settori più penalizzati dalla pandemia. La nostra economia deve a questo comparto e all’indotto una considerevole quota di ricchezza”, spiega Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio. “Ha quindi risentito pesantemente delle conseguenze del lockdown e ins eguito del clima di incertezza che ha caratterizzato i mesi delle progressive riaperture. Nel 2020 le diminuzioni del numero di presenze sono state a due cifre per tutte le destinazioni veronesi, con una media del -58,4% su base annua. Il calo è stato più marcato per i turisti stranieri (-65,8%) e più contenuto per gli italiani (-34,7%). Il report analizza i dati pre-Covid relativi alle destinazioni del territorio per meglio comprendere dove eravamo prima dell’emergenza. Con oltre 18 milioni di presenze nel 2019 il Veronese era posizionato al quinto posto in Italia. Come Camera di Commercio ci stiamo impegnando sul piano finanziario e organizzativo per tornare ai risultati che caratterizzavano gli anni pre-Covid”.

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Nella provincia di Verona le presenze turistiche dei primi dieci mesi del 2021 (12,3 milioni) evidenziano, rispetto allo stesso periodo del 2020, una ripresa del 69,2%, pari a 5 milioni di giornate in più. Il dato è comunque inferiore a quello registrato nello stesso periodo del 2019, quando le presenze avevano raggiunto quota 17,1 milioni; il calo complessivo è pari al 28,3% (-4,8 milioni di presenze). Scendendo nel dettaglio, nella città di Verona le presenze complessive nel periodo gennaio-ottobre 2021 sono state 1,2 milioni, il 50,6% meno del 2019 ma in ripresa rispetto al 2020 (+47,5%). In valori assoluti la diminuzione di presenze rispetto al 2019 è stata di 1,2 milioni di giornate, +376mila rispetto al 2020.

Nell’area del Lago di Garda e del suo entroterra le presenze turistiche nei primi dieci mesi del 2021 sono state 10,1 milioni, contro 13,2 milioni del 2019 e 5,8 milioni del 2020. La diminuzione in termini percentuali rispetto al 2019 è stata del 23,3%. Nel mese di ottobre, rispetto al 2019, dopo una stagione estiva all’insegna della crescita, è tornato il segno meno (-1,1%), dovuto probabilmente alla stagionalità che caratterizza la destinazione; ma aumenta il turismo domestico (+36,0%). Rispetto a ottobre dello scorso anno, le presenze sono più che raddoppiate (+113,9%). Nel resto della provincia da gennaio a ottobre 2021 si sono registrate 992 mila presenze contro le 682 mila del 2020 e 1,6 milioni nel 2019, come mostra la tabella pubblicata qui sopra.