Nei giorni scorsi sono stati approvati i bilanci di esercizio 2005 per i due aeroporti del Sistema del Garda: il Catullo di Verona e il D’Annunzio di Montichiari. I primi dati non positivi sono le perdite registrate lo scorso anno e che caratterizzano entrambi i bilanci. Per il Catullo si tratta di 485.591 euro di saldo negativo mentre per il D’Annunzio il dato è ancor più marcato: -3.801.768 euro. [//]
Come hanno spiegato i vertici del Catullo, guidati dal presidente Fulvio Cavalleri, «sul bilancio 2005 hanno pesato l’arresto del traffico dei voli charter nel mese agosto 2005 a seguito degli attentati a Sharm El Sheikh. In quel caso erano stati azzerati per il periodo estivo residuo 15 dei 18 voli settimanali per l’Egitto. Oltre all’aumento del costo del lavoro, la tendenza delle compagnie aeree alla cancellazione delle rotte non remunerative e alla concentrazione dei passeggeri su un minor numero di voli, strategia adottata anche da Lufthansa e Meridiana, i due principali vettori operanti su Verona, ha pesato su questi dati economici». Per il D’Annunzio le perdite sono un fattore che si registra da alcuni esercizi, anche se nel 2005 viene confermata la costante riduzione delle perdite rispetto agli anni precedenti e un andamento in linea con le attese e con quanto previsto dal piano pluriennale aziendale.
Il dato positivo, che fa ben sperare per questo 2006, è rappresentato dai volumi di traffico registrati negli aeroporti del Sistema del Garda. Ottimo è stato l’andamento del traffico del Catullo nel primo quadrimestre 2006, cresciuto mediamente del 15% con un incremento del 25,54% nel mese di aprile. Equamente distribuito tra charter e linea questo risultato, seppur parziale, lascia ben sperare per l’imminente stagione estiva. Per quanto riguarda l’aeroporto bresciano di Montichiari, nel primo quadrimestre 2006 il cargo si è confermato punto di forza dello scalo, con 5.360.163 kg di merce movimentata e un incremento del 268% rispetto allo stesso periodo del 2005. E di buon auspicio l’incremento registrato dal traffico passeggeri, che ha raggiunto nel 2005 le 409.940 unità, con un crescita percentuale del 18,06 rispetto al precedente esercizio e del 50,43 rispetto al 2003.
Inoltre, come spiegato dai vertici del D’Annunzio restano immutati gli obiettivi di medio e lungo periodo che prevedono lo sviluppo dell’aeroporto di Brescia Montichiari in un’ottica di una propria autonoma missione in particolare per il traffico merci e nei settori dei voli charter e low cost.
«In questo scenario – spiegano i vertici dello scalo veronese – il traffico del Catullo è rimasto sostanzialmente stabile. Sono stati 2.649.655 i passeggeri del 2005 contro i 2.687.565 dell’anno precedente 2004 (-1.41%), arrivando ad assorbire quasi interamente l’incremento avvenuto nel 2004 anche grazie alla chiusura temporanea dell’aeroporto di Bologna. Oltre un milione e mezzosono stati i passeggeri che hanno volato sugli aerei di linea. Il traffico nazionale ha contato 902 mila presenze, con una crescita del 34% dei charter, mentre i passaggi internazionali si confermano superiori al milione 700 mila, due terzi dei quali concentrati nell’offerta dei voli charter».
Per quanto riguarda il bilancio di gruppo del 2005, che si riferisce al consolidamento della controllante e delle controllate D’Annunzio SpA, di cui la Valerio Catullo SpA detiene una quota di partecipazione dell’85% e ADG Engineering Srl, costituita il 2 febbraio 2004 e totalmente partecipata dalla Capogruppo Catullo Spa, presenta attività per 89.251.926 di euro, passività per 47.217.212 di euro ed un patrimonio netto di 42.034.714 di euro. Il gruppo registra una perdita pari a 279.850 di euro.
L’Adige, 3 Giugno 2006, pag. 6