«Sono venuta qui perché sono italiana ed è importante innamorarsi delle proprie radici e tutti dovrebbero avere un grande senso di appartenenza alla comunità d’origine». A parlare è Sandra Maria Gasparini, scrittrice e ricercatrice nata e residente in Brasile, che quindici anni fa ha chiesto la cittadinanza di Villafranca. Proprio da qui, infatti, partì il suo bisnonno Andrea Gasparini, calzolaio, con la moglie Angela Frassani e i cinque figli Giuseppe, Cesare, Epifanio, Pietro e Maria per arrivare il 26 ottobre 1876, dopo una quarantina di giorni in mare sulla nave Colombia, a Santa Teresa, nello Stato di Espirito Santo. Erano i tempi della prima migrazione di massa di italiani in Brasile (1874-1876). «La storia della sua famiglia è una delle tante di veneti che lasciarono l’Italia in un momento difficile per le nostre famiglie – sottolinea l’assessore Maria Cordioli, che ha ricevuto la nostra concittadina in sala consiliare insieme a molti amministratori e due classi delle scuole elementari Bellotti (nella foto) -. Un salto nel vuoto coraggioso per iniziare una nuova vita». Ma anche il Brasile era povero. Il Governo allora distribuiva terreni a chi arrivava e così il bisnonno Andrea costruì una casa in legno e iniziò a lavorare la terra e ad allevare animali. «In quest’area del Sud est si parla Talian, un misto di dialetto veneto-trentino e portoghese – racconta Sandra Maria -. Gli italiani non vogliono far scomparire le loro radici e vogliono che si insegni il Talian nelle scuole, essendo dopo il portoghese la seconda lingua più parlata. Mantengono anche le tradizione culinarie, come polenta, agnolini e pasta. Il 26 giugno 50 mila persone vengono a vedere come vivono gli italiani qui».
Sandra, accompagnata dalla sorella Anna Maria (nella foto) e da Ottavio Messetti dell’associazione Veronesi nel mondo, è stata premiata con una targa dal sindaco Mario Faccioli: «Sei un esempio di cultura del lavoro e amore per la propria terra che hanno fatto scuola. Rappresenti con onore e orgoglio la nostra Villafranca». A Verona, invece, ha ricevuto il premio Fedeltà al lavoro della Camera di Commercio, rappresentata da Silvia Nicolis: «Il mondo ha bisogno della nostra cultura che è importante continuare a trasferire. Lei è stata ambasciatrice di questi valori all’estero».