La Pasqua di resurrezione è un momento di gioia sotto tutti i punti di osservazione. C’è chi approfitta dei giorni di festa per fare una mini vacanza, chi per ritrovarsi in famiglia, chi per passare qualche momento vicino alle persone a cui vuole bene. Ma il significato principale sarebbe quello religioso che ci viene tramandato da secoli. Sarebbe, perché nella società del consumismo è stato svilito non poco. Basta andare su un motore di ricerca e digitare Pasqua immagini ed escono solo uova e similari. Così come è andata praticamente perduta l’usanza di visitare i sepolcri al Venerdì Santo. E chi ancora ci crede, magari non trova nemmeno tutte le chiese aperte, come è successo ieri. Qui rivolgiamo un pensiero comunque d’amore visto che si ricorda chi ha dato la vita per tutti noi mentre nella vita insensata di oggi spesso si fa fatica anche a mandare un msg. Che la Pasqua sia almeno una resurrezione dei rapporti umani. E’ bello avere vicino persone in cui credere, di cui potersi fidare sempre, anche quando le circostanze della vita magari ti pongono su binari diversi se non addirittura contrastanti. La difficoltà, ma anche la grande gioia che ne esce, è proprio questa: far del bene a chi vuoi bene ti fa star bene. Peccato che al giorno d’oggi pochi sappiano cosa vuol dire voler bene veramente, e anzi, rincorrendo dei falsi miti, finiscano per perdere di vista la realtà e chi riesce a spendersi per l’altro senza volere niente in cambio. Un tesoro da tenere custodito con cura, non immolato sull’altare di cose pur importanti come la politica, il lavoro, le cerimonie, gli impegni istituzionali, sportivi o mondani. Buona Pasqua a tutti.