La Compagnia Carabinieri di Verona ha sgominato una banda di ladri dedita ai furti di rame e materiali ferrosi in grandi impianti industriali del Veneto e della Lombardia, dismessi e non. Cinque le persone arrestate per associazione per delinquere e altre 18 indagate. Denunciato per ricettazione un rottamatore di Villafranca. L’indagine, denominata «Filo conduttore», è partita nel 2014 dopo il rinvenimento di due furgoni abbandonati a Roverchiara. Sono stati accertati oltre 50 colpi ed un danno alle aziende per oltre un milione di euro. In tutto sono stati rinvenuti 15 furgoni rubati, utilizzati per commettere i furti di rame. L’Arma con GPS, installazione di telecamere e servizi di osservazione ha individuato le persone che abitualmente utilizzavano i veicoli che sono maghrebini e rumeni uniti nelle razzie del prezioso metallo che veniva poi venduto a ditte di lavorazioni.
Rubavano un furgone con il quale trasportare la refurtiva che, durante il giorno, veniva lasciato in posti molto tranquilli in modo da evitare che attirasse l’attenzione delle forze dell’ordine. Rubavano l’intero impianto elettrico, metalli di valore, attrezzature e gasolio. Rivendevano i metalli rubati a ditte di lavorazione che ora sono finite nei guai.
Il mercato del rame è florido perché consente di convertire immediatamente in contanti la refurtiva che, una volta depositata nelle ditte di rottamazione, non è più individuabile.