Aeroporto, metropolitana leggera di superficie, TAV, Grezzanella, Mediana, bretellina, inquinamento, stili di vita. Di questo si è parlato ieri sera nell’incontro promosso dal circolo PD di Villafranca in una sala gremita della delegazione comunale di Dossobuono. La serata, introdotta dal segretario di circolo, Luca Lonardi, è stata coordinata dal consigliere provinciale Paolo Martari. L’onorevole Vincenzo D’Arienzo si è soffermato sulle condizioni generali dell’aeroporto Catullo, sul piano di sviluppo proposto da Enac e che prevede di raggiungere 5.6 milioni di passeggeri nel 2030. “E’ inutile un casello autostradale dedicato mentre serve potenziare il casello di Verona Nord. Grazie ad un odi che ho presentato e che è stato accolto dal Governo, ha ripreso vita la prospettiva di realizzare il collegamento su ferro, tramite la cosiddetta Metropolitana di superficie, di cui beneficerebbe Villafranca e, in particolare, il centro storico di Dossobuono”.
Graziella Manzato, sindaco di Sommacampagna, ha sottolineato la scarsa considerazione che le istituzioni preposte (Governo, Regione e Provincia) spesso hanno per le amministrazioni locali in tema di programmazione infrastrutturale. «Spesso – ha detto – si ha la sensazione di essere vessati, impotenti di fronte a scelte calate dall’alto e costretti, per difendere il territorio in cui si vive, a lunghe battaglie legali, che rischiano di essere l’unico linguaggio compreso da chi detiene le leve del potere».
Le ha fatto eco Paolo Tovo, sindaco di Nogarole, che ha ripercorso l’iter procedurale della famosa «Grezzanella» e, più in generale, dei collegamenti viari che interessano la zona più a sud del capoluogo, compresa l’autostrada «Ti-Bre» e la strada «Mediana» di collegamento con l’est veronese e la Transpolesana. «L’abbandono di questa zona da parte della politica regionale è sotto gli occhi di tutti, ma – ha sottolineato Tovo – nulla avviene per caso e la politica, o meglio una parte della politica, quella che governa il Veneto da vent’anni a questa parte, ha commesso gravi errori che si ripercuotono sul sistema dei servizi del nostro territorio».
Sulla stessa lunghezza d’onda si è posta Anna Maria Bigon, sindaco di Povegliano, che ha sottolineato come l’incompiuta della Grezzanella (a cui doveva collegarsi, come opera complementare, la bretellina di collegamento con la zona industriale di Povegliano, così da sgravare il traffico pesante da Alpo e Rizza) grida vendetta. “Oltre alla lievitazione dei costi per il primo tratto (giunti sino ai finali 28 milioni di euro) e all’appostamento di 14 milioni per il secondo tratto, ora la Regione risponde picche, dovendo gestire solamente 15 milioni per diverse infrastrutture, tra cui non compare la Grezzanella, nonostante le dichiarazioni d’impegno da parte dell’ass. De Berti – ha dichiarato -. Dalla Regione si attendono risposte puntuali in tempi certi: ne va della prospettiva economica ed ambientale del nostro territorio».