(di Marco Danieli) In occasione della tanto attesa e discussa riapertura delle scuole avvenuta questa mattina, Fratelli d’Italia ha organizzato un flash mob davanti all’Istituto Cangrande di Corso Porta Nuova per chiedere le dimissioni del Ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina di lasciare il proprio incarico.

Ciro Maschio, responsabile provinciale di FdI ed organizzatore del flash mob, ha commentato: “Oggi si riparte nonostante tutto, nonostante la scuola, nonostante il peggior governo, nonostante il peggior Ministro della storia della Repubblica che da mesi lascia nell’incertezza più totale tutte le famiglie. Oggi le scuole aprono con tantissimi problemi e tantissime situazioni di caos che ancora non sono state risolte. Noi oggi siamo qui ad augurare un buon inizio di anno scolastico a tutti gli studenti, ma anche a chiedere ancora una volta che il Ministro Azzolina torni a casa. Perché questo governo sta facendo dei danni che sono sotto gli occhi di tutti”.

Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di FdI, ha detto: ”Siamo qui a denunciare quello che stanno verificando studenti e genitori. Il Ministro Azzolina e il Governo Conte hanno lasciato intentate quelle che erano le possibilità di confronto sul mondo della scuola. Oggi i genitori sono preoccupati, non sanno esattamente cosa avverrà ai loro figli. I miei figli oggi si troveranno a scuola, magari avendo dei banchetti rotelle con i quali giocare piuttosto che scrivere comodamente e poter studiare. Lo abbiamo voluto denunciare con questo flash mob, ce ne sono tanti altri in giro per l’Italia, raccoglieremo le denunce dei genitori, dei docenti, degli studenti di coloro che ci vorranno segnalare le criticità che esistono per approcciarsi al mondo della scuola”. Questa protesta sul problema scuola è stata la prima, ma non sarà certamente l’ultima, vista l’improvvisazione con cui è stato affrontato il rientro degli studenti nella aule dopo più di sei mesi dalla chiusura del lock-down. Ed effettivamente l’Azzolina, contestata oggi a Verona, non si è dimostrata un ministro efficiente, vista la bagarre delle ultime settimane. C’è da chiedersi perché abbia aspettato sei mesi per organizzare la riapertura. O forse pensava che le scuole non sarebbero state riaperte mai più?