Nell’economia contemporanea sostenibilità e responsabilità sociale di impresa sono termini ricorrenti, cui però è fondamentale assegnare un significato di valore. Everel Group nell’ultimo anno e mezzo, insieme a Strategy Innovation, spin off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha lavorato per rendere il tema della responsabilità sociale un focus valoriale su cui creare una nuova identità. Se ne è parlato nell’azienda di Valeggio con AIV, l’Associazione Imprenditori del comprensorio villafranchese, nell’ambito del progetto regionale “Responsabilizzare e sostenere le imprese nell’adozione di pratiche sostenibili”. Giovanni Passerella, presidente di AIV, ha anzi descritto l’azienda come esempio virtuoso da proporre ai propri associati.

Everel Group è leader nella produzione e fornitura di componentistica elettronica ed elettromeccanica per le aziende di elettrodomestici e per le principali case automobilistiche, con i marchi Molveno, Dreefs, Giem e Signal Lux. Il gruppo propone una vasta offerta al settore elettrodomestici: interruttori, selettori, segnalatori luminosi, motori, elementi riscaldanti e soluzioni per la ventilazione dei forni. L’azienda, che nel 2020 ha fatturato 44 milioni, ha tre stabilimenti produttivi, oltre 600 dipendenti e possiede 36 brevetti.

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Valeria Zampieri, Group HR e responsabile comunicazioni di Everel

Valeria Zampieri, Group HR e responsabile comunicazioni di Everel, ha tracciato la storia degli ultimi mesi, disegnando confini e spunti del modello aziendale orientato alla sostenibilità e alla responsabilità sociale. “L’esperienza del Covid, soprattutto nei primi mesi dell’anno scorso, ci ha mostrato che non potevamo rimandare l’innovazione del nostro modello di business ed era un modo concreto di costruire il nostro futuro aziendale”, ha spiegato. “Stiamo ancora imparando e non abbiamo intenzione di insegnare nulla a nessuno, ma riteniamo che sostenibilità ambientale, benessere aziendale e un nuovo modello di impresa siano parte integrante del processo di cambiamento”.

E’ di pochi mesi fa infatti la notizia nascita del Green Team aziendale, con il compito di individuare percorsi sostenibili e virtuosi intraziendali e la nomina di Thomaz Zobele a Corporate social responsibility manager di Everel, ruolo chiave in questa nuova area aziendale. La Responsabilità sociale d’impresa, nell’agenda della UE fin dal 2000, è considerata uno degli strumenti strategici per realizzare una società più competitiva, che sappia gestire contemporaneamente le esigenze del cliente e le aspettative di stakeholders, personale, fornitori e comunità locali. “Siamo vicini alle comunità territoriali locali perché riteniamo strategico inserire la nostra azione in contesti più ampi che prevedano iniziative culturali, sociali e di condivisione. Stiamo inoltre verificando con i dipendenti quanto la percezione di equità e welfare sia apprezzata e considerata un valore. Non dimentichiamo quanto sia fondamentale la condivisione dei collaboratori di un simile percorso. Essere consapevoli del nostro impatto sulle persone, sull’ambiente e sul contesto economico è la nostra sfida”.

“Everel è un esempio concreto di come innovare il proprio modello di business mantenendo salda la strategia aziendale sia possibile e un’operazione di successo”, ha raccontato Alberto Brugnoli, docente di Strategy Innovation e partner dell’azienda. “Oggi se non sei sostenibile non sei più coerente con il contesto esterno in cui opera l’azienda. La sostenibilità non è più un tema solo ambientale, né riguarda esclusivamente le grandi aziende: è un atteggiamento di buona cittadinanza, che orienterà i futuri processi di acquisto di consumatori sempre più consapevoli.”

“Un modello per gli altri? Non vogliamo avere questa arroganza”, ha sottolineato Andrea Caserta, CEO di Everel, “ma guardiamo con interesse agli spunti e alle indicazioni per costruire un’impresa più sostenibile. La nostra esperienza è fatta di umiltà, pazienza e ascolto e devo dire che i primi risultati si vedono. Essere buoni imprenditori orientati al profitto oggi non basta più, e la sostenibilità per noi è diventata proposta di valore imprescindibile. Diventare una B-Corp? E’ un’idea che ci solletica, ma la strada è ancora molto lunga.”