Da ieri le sigarette sono più salate per effetto degli aumenti decisi con la legge di bilancio approvata a dicembre. Aumenti modesti, ma che si spera possano contribuire a disincentivare il vizio del fumo che tanti danni arreca alla salute e che, anche se sottaciuto, ha una costo sociale ed economico altissimo.
L’aumento scattato interessa il 24% degli italiani, perché nonostante tutto, continua ad essercene uno su quattro che fuma.

La Federazione Italiana tabaccai aveva osservat che “i prodotti riportati nel listino, già pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (www.adm.gov.it), subiranno una modifica tariffaria che entrerà in vigore dal 15 febbraio 2023”. L’ammontare dell’accisa stabilito dalla manovra è per quest’anno di 28 euro per 1.000 sigarette, per il 2024 di 28,20 euro per 1.000 sigarette e dal 2025 di 28,70 euro per 1.000 sigarette.