(di Christian Gaole) “L’intenzione di questa amministrazione è decongestionare via XX settembre, ma non possiamo garantire che non passeranno più autobus, specialmente durante le ore di entrata a scuola dei ragazzi”. Questa la notizia che si può trarre dal primo di una lunga serie di incontri promossi dall’Amministrazione Tommasi e svoltosi ieri al teatro Camploy.
La risposta della cittadinanza non ha tardato ad arrivare: una platea in fermento ha subito commentato l’affermazione dell’Assessore alla mobilità Tommaso Ferrari con un sonoro “e allora non cambia niente”.
Riguardo al cantiere per il rifacimento di Via XX settembre, poco è stato aggiunto se non l’affermazione in apertura di questo articolo: ci saranno quattro fasi, della durata complessiva di 14 mesi circa e i lavori proseguiranno a step. Anche in questo caso l’Assesore Ferrari avvisa che “i cantieri non sono una scienza esatta” ed è a questa affermazione che i residenti di Veronetta hanno risposto con sospiri, alzate di spalla, e qualche invito ad andare “a farsi un giro”, per esternare il palpabile disappunto.
Ma tornando al cantiere, ciò che è noto alle cronache è che V-Reti, Acque Veronesi, Amt3 e il Comune lavoreranno in sinergia partendo da Via San Paolo per poi salire fino a Piazza Santa Toscana. “I lavori cominceranno a Gennaio – esordisce l’Assessore Benini – ma prima di dare il via vero e proprio, posizioneremo delle bocche di lupo sul curvone di Via Torbido per evitare che durante il periodo di chiusura di Via XX settembre, si allaghi. Ciò in vista del previsto aumento del traffico”.
Alcune delle domande che sono state poste all’Amministrazione sono: “come sarà via XX quando ci sarà la filovia? Riguardo alla pendenza fognaria, che praticamente non c’è, si terrà conto di questo dettaglio durante i lavori? Per evitare le lingaggini dei sottopassaggi, si può capire se è previsto proseguire i lavori anche il sabato e domenica per ridurre i tempi? E ancora: il parcheggio sarà consentito ai residenti. E il marciapiedi, in alcune zone è largo poco più di 15 cm, lo allargherete?”.
La bomba a orologeria, però è scoppiata quando l’Assessore Ferrari ha comunicato che non c’è la sicurezza che, una volta terminati i lavori del filobus in Via XX settembre, le corriere vengano dirottate altrove. All’agitarsi della platea, l’Assessore ha risposto che “in due anni la provincia farà un nuovo bando per il trasporto pubblico locale. Quindi non dipende solo dal Comune di Verona, ma assicura che, per quando riguarda l’Amministrazione, si farà il possibile perché penetrazione di tutti gli autobus su via XX settembre venga fermata”.
Le vie interessate del cantiere, dunque, saranno Via San Paolo, Via XX settembre, Via dell’Artigliere (anche il pezzo che sfocia su Via Torbido), Via San Francesco (per la parte che costeggia il chiostro dell’Università). In particolare, l’ultimo tratto di Via San Francesco è cruciale perché in quella via verrà rimessa a nuovo la fognatura e la rete idrica per decongestionare quella di via XX affinché non si allaghi più e che quindi le acque meteoriche sfocino direttamente nell’Adige.
Per quanto riguarda gli esercenti, che come è altrettanto noto alle cronache sono preoccupati e chiedono ristori, bisogna attendere l’8 ottobre, data in cui l’amministrazione ha deciso che incontrerà i commercianti della zona.