USA 2024. Tra meno di un mese, dopo una campagna elettorale lunghissima e segnata da grande incertezza e da numerosi colpi di scena, gli Stati Uniti avranno un nuovo presidente. Ancora adesso la distanza fra i candidati è minima, con l’ex presidente Trump e la vicepresidente uscente Kamala Harris separati solo da pochissimi punti percentuali e una manciata di voti elettorali (a questo link i dati aggiornati sul sito di uno dei sondaggisti più accreditati). Tutto il mondo attende di sapere chi siederà nello Studio Ovale con un misto di attenzione e di timori contrapposti: dipende dalle aspettative con cui si guarda a Washington.
Lunedì a Verona si parla del voto americano
L’Europa soprattutto, perché se l’alleanza tra le due sponde dell’Atlantico non è certo a rischio, sono le scelte del futuro presidente che potrebbero alzare o raffreddare la temperatura di questa relazione, in un momento in cui le sfide geopolitiche, le guerre in corso e quelle potenziali, una situazione economica minacciata da diverse variabili (a questo link un’analisi del nostro giornale, aggiornata poche settimane fa) e l’instabilità politica richiederebbero massima coesione e la condivisione tra i partner di visioni e strategie e strumenti.
In questo quadro l’Italia – al centro di un’area chiave per gli equilibri instabili di questa fase – non può certo essere un’eccezione. Per questo la Fondazione Farefuturo organizza lunedì 14 ottobre a Verona alle 18 nello spazio Liston 12 di Piazza Bra un incontro – dibattito sullo scenario elettorale degli Stati Uniti. Il titolo “Donald Trump o Kamala Harris? Un presidente che interessa anche noi” indica già che l’obiettivo principale è proprio comprendere non solo chi tra un mese scarso potrebbe vincere il confronto nelle urne, ma ipotizzare gli effetti planetari del voto sia a breve che lungo termine, con riflessi che non potranno passare inosservati, a maggior ragione nel nostro Paese.
Salvaguardare visione e interessi comuni
A introdurre il dibattito il senatore Matteo Gelmetti, che illustrerà lo stato dei rapporti di collaborazione tra Italia e Stati Uniti e l’importanza, chiunque sarà da gennaio alla Casa Bianca, di consolidare e salvaguardare una visione comune sia sul piano politico globale che nell’ottica dei mercati, considerata la necessità di favorire la competitività delle imprese anche rispetto alla concorrenza extraeuropea.
A dialogare sul “barometro” pre elettorale americano (e sui possibili sviluppi) saranno due esperti veronesi di storia, cultura, politica ed economia dell’altra sponda dell’Atlantico: Mattia Magrassi, presidente del Limes Club di Verona e autore per Atlantico Quotidiano, e Alessandro Tapparini, americanista oltre che autore per Jefferson–Lettere sull’America. A condurre il dialogo, suggerire i temi e proporre un confronto con gli scenari europeo e italiano, il giornalista Stefano Tenedini, direttore del nostro giornale.
Farefuturo è una fondazione di cultura politica fondata nel 2007 nell’area del centrodestra, che nello statuto dichiara l’obiettivo di “promuovere la cultura delle libertà e i valori dell’Occidente nel quadro della rinnovata idea d’Europa, forte delle proprie radici”. Dal 2011 presieduta da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy nel governo Meloni, con il sen. Gelmetti nel ruolo di segretario generale.