(di Gianluca Ruffino) 90: la paura! 20: la festa! In una metaforica tombolata di Santo Stefano al PalaOlimpia, sono questi i numeri che riassumono l’andamento della 14esima giornata di SuperLega tra Rana Verona e Yuasa Battery Grottazzolina. Di fronte a 3304 tifosi gialloblu, arriva una gioia all’ultimo respiro per la squadra scaligera, che soffre terribilmente e si impone 3-2 sui marchigiani.
I veronesi approcciano al match in maniera perfetta, in soli 44 minuti si portano avanti 2-0 e sembrano destinati ad emulare l’ultimo successo sul campo di Cisterna. Un inspiegabile crollo del rendimento offensivo rimette in partita gli ospiti, reduci da due successi consecutivi, che rimontano due set e tengono testa fino alle ultime battute, con la Rana che si impone proprio all’ultima curva. Col successo Verona sale a 27 punti e approfitta della contemporanea sconfitta di Civitanova al tiebreak con Monza per sgranocchiare un punto ai marchigiani, perdendone però uno su Piacenza (vincente 3-1 con Cisterna). Secondo Mvp di fila per Rok Mozic, autore di 18 punti.
Cronaca del match tra Rana Verona e Yuasa Battery Grottazzolina
Starting six composto da Keita da opposto, Mozic e Sani in banda e Cortesia e Zingel da centrali, assistiti dal palleggio di Abaev. Il libero è D’Amico.
I primi quattro punti dei veronesi sono tutti opera dei centrali, con un Cortesia sugli scudi. Zingel apre il match di Santo Stefano con il primo tempo, poi è il turno del centrale della nazionale, con due attacchi e un muro.
La Rana compie il primo break con Sani al servizio, il quale piazza un servizio vincente. Il mani-out di Mozic vale il 9-6. Il capitano risolve una situazione complicata con la pipe del 12-9, dopo due salvataggi super del libero dei marchigiani Marchisio.
Un altro ace, stavolta di Zingel, vale il +4. Sul servizio dell’esperto australiano gli scaligeri prendono il largo, portandosi sul 20-13. Conduzione prepotente della squadra di Stoytchev, che chiude il parziale con l’attacco di Jensen, entrato nelle battute finali al posto di Keita.
Nel secondo set è Grottazzolina a partire meglio, ma Verona impatta sul cinque pari con l’attacco di Keita. Il più pericoloso degli ospiti è lo schiacciatore Tatarov, cercato con regolarità dal suo palleggiatore. Dopo l’avvio con handicap, i gialloblu mettono la freccia con l’ace di Keita, il secondo della sua partita. La fortuna sorride ai veneti, che prima con la battuta di Mozic, poi con un muro di Cortesia, che si impenna e cade negli ultimi centimetri di campo, si portano sul +3. Vantaggio incrementato dall’attacco spettacolare del martello sloveno, a cui si aggiunge il monster block di Zingel. Time-out obbligato per Ortenzi (18-12).
Sani serve forte, free ball per la Rana, primo tempo sbucciato ma vincente di Zingel. Dominio Verona. Stoytchev dà spazio a qualche seconda linea. C’è gloria anche per Andrea Zanotti, il centrale nativo di Verona che timbra il punto del 23-15. Entra poi Chevalier, il quale col servizio mette in difficoltà la ricezione dei fermani, fermati ancora dal muro di Sani che sancisce la fine del secondo parziale. Percentuale monstre del 94% in attacco per i gialloblu in questo set.
Numeri che si incrinano ad inizio terzo set, con gli ospiti che ne approfittano per ottenere il massimo vantaggio (3-7). La Rana non si ricompone, il servizio di Comparoni sorprende la ricezione di Mozic (7-12), Stoytchev costretto a reinserire in campo Keita. E l’opposto lo ripaga al servizio, riportando il match sul -1 (11-12). Un grande attacco in diagonale di Fedrizzi mette fine alla striscia positiva dell’aquila maliana. Ma l’ingresso del miglior marcatore della lega è devastante: muro con balletto annesso e la Rana passa a condurre.
Il primo muro di giornata degli ospiti su Keita riapre i giochi, ma l’opposto si rifà immediatamente con la parallela del 22-21. Grottazzolina non molla e con coraggio si riporta avanti, guadagnandosi anche un set point. Il servizio di Zhukouski crea problemi alla ricezione di Mozic, Keita attacca fuori dall’antenna e i marchigiani allungano la partita al quarto.
Il morale degli ospiti è alle stelle e lo testimonia un’altra buona partenza (4-9). L’attacco della Rana non funziona più e i gialloblu sono costretti ad aggrapparsi al proprio rendimento a muro. Un buon parziale di 4-0 riduce il divario, ma Grottazzolina risponde con la stessa moneta e torna a sprintare (10-15). Troppi errori dei padroni di casa, i fermani scappano sul +7 e ammutoliscono il PalaOlimpia. L’ennesimo errore in attacco chiude il peggior set stagionale degli scaligeri. Si va a sorpresa al tiebreak, ma l’inerzia è tutta a favore degli ospiti.
Partita stoica della penultima forza del campionato, che risponde colpo su colpo. E i due muri consecutivi subiti da Keita ne sono la dimostrazione. Verona fatica tremendamente a mettere a terra il pallone, ma si aggrappa alle ultime forze rimaste per rimanere attaccata alla partita. Il set decisivo è condotto punto a punto. La tensione è palpabile. Sul 13-12, sanguinoso errore in attacco di Comparoni, che regala due match point ai veronesi. È un altro regalo, stavolta di Antonov al servizio, che consegna un match più sudato del previsto alla compagine scaligera. Fra tre giorni si torna in campo per i quarti di Coppa Italia con Piacenza. Servirà un’altra Verona per provare a centrare una storica semifinale.
TABELLINO
Rana Verona – Yuasa Battery Grottazzolina 3-2 (25-17; 25-16; 23-25; 17-25; 15-13)
Rana Verona: Zingel 10, Cortesia 10, D’Amico (L), Abaev 3, Keita 20, Chevalier 1, Sani 7, Jensen 2, Spirito, Bonisoli (L), Vitelli, Mozic 18, Zanotti 1. All. Stoytchev
Yuasa Battery Grottazzolina: Zhukouski 1, Antonov 2, Cubito, Vecchi (L), Demyanenko 13, Mattei, Comparoni 8, Petkovic, Fedrizzi 17, Marchiani, Cvanciger 10, Tatarov 19, Schalk, Marchisio (L). All. Ortenzi
Arbitri: Salvati (1°), Cesare (2°), Bassan (3°)
Addetto Video Check: Mischi
Durata set: 22’; 22’; 30’; 23’; 22’ totale: 1h 59’
Spettatori: 3304
MVP: Mozic