Università di Verona alla vigilia di una nuova fase. Sono tre i candidati alla carica di rettore – o di rettrice – dell’Università di Verona per i sei anni accademici dall’autunno 2025 fino al 2031. Sono Roberta Facchinetti, professoressa ordinaria di Lingua e Linguistica inglese e direttrice del dipartimento di Lingue e letterature straniere; Chiara Leardini, professoressa ordinaria di Economia aziendale e direttrice del dipartimento di Management; e Riccardo Panattoni, professore ordinario di Filosofia morale, referente della Consulta dei colleghi ai vertici dei dipartimenti.
Si sono infatti chiusi nei giorni scorsi i termini per la presentazione delle candidature alla viglia delle consultazioni che stabiliranno chi prenderà il posto dell’attuale rettore Pier Francesco Nocini, giunto al termine del suo mandato. Chi rappresenterà l’ateneo scaligero resterà in carica per un periodo di sei anni, non rinnovabile. I profili e i programmi delle candidate e del candidato sono disponibili sul sito dell’Università a questo link. I programmi elettorali saranno presentati il 28 aprile, alle 10, nell’aula magna del Polo Zanotto, durante l’assemblea di ateneo.
Si inizia fra 10 giorni, la scelta entro maggio
La prima votazione si terrà martedì 13 maggio. Nel caso in cui nessuna candidatura raggiungesse la maggioranza assoluta degli aventi diritto sono previste altre tre votazioni: venerdì 16 maggio (con la maggioranza qualificata dei due terzi dei votanti), martedì 20 maggio (quando sarà richiesta la maggioranza assoluta dei votanti), e infine lunedì 30 maggio (per mezzo di un ballottaggio tra i due candidati più votati nella terza votazione).

“Possono votare tutte le docenti e i docenti di ruolo e i ricercatori e le ricercatrici a tempo determinato”, precisa una nota dell’ateneo scaligero, “gli studenti e le studentesse, i dottorandi e le dottorande, gli specializzandi e le specializzande che facciano parte del Consiglio studentesco, del Senato accademico, del Consiglio di amministrazione, dei Consigli di dipartimento, del Consiglio di facoltà di Medicina e chirurgia, il personale tecnico amministrativo anche a tempo determinato, con voto ponderato nella misura pari al 20 per cento del personale medesimo che eserciterà il diritto di voto”.
Il rettore uscente, Pier Francesco Nocini, veronese di 69 anni, è direttore della Clinica di chirurgia maxillo-facciale e odontoiatria di Verona. Conosciuto come uno dei più qualificati medici e accademici italiano nel suo settore di competenza, è professore appunto di Medicina e chirurgia maxillo-facciale ed è rettore dell’Università di Verona dal 2019. Lo rimarrà formalmente fino al 30 settembre prossimo, e il giorno successivo entrerà in carica il rettore (o la rettrice) che gli succederà. Nocini si è laurea in Medicina e Chirurgia a Pavia nel 1981 e si è specializzato quattro anni dopo in odontostomatologia proprio a Verona, diploma seguito nel 1990, sempre nell’ateneo scaligero, dall’ulteriore specializzazione in chirurgia maxillo-facciale.
università, per nocini “futuro in continuità”
Il suo non sarà però un addio ai vertici della professione. Un anno fa è stato infatti confermato all’unanimità presidente del Collegio nazionale dei docenti di Chirurgia maxillo–facciale, una nomina che ha richiesto una deroga allo statuto per garantire la continuità di fronte ai cambiamenti che investono il sistema universitario nazionale. Nocini ha accettato l’incarico una tantum e resterà alla guida del Collegio ancora per un anno, affiancato dal segretario Bruno Aldo Giannì, docente all’università di Milano.
La prospettiva che lo ha orientato nell’ultimo periodo alla guida dell’ateneo scaligero (a questo link l’articolo dedicato dal nostro giornale nel febbraio scorso all’inaugurazione del 42° anno accademico) è stata “garantire la continuità dei progetti attivati, per incrementare ulteriormente la qualità della formazione e della ricerca”, aveva dichiarato, “ma anche dell’accoglienza dei 27 mila studenti che frequentano l’università di Verona. In questi anni abbiamo investito molte energie sugli studenti, e per questo auspico chi mi seguirà abbia una visione di progresso”.