(di Christian Gaole) “Un unico soggetto economico a detenere il trasporto pubblico locale. E che a farlo sia Atv“. Questa la richiesta, anche se velata, di CGIL, tramite il suo braccio operativo nel settore dei trasporti, FLIT. Pena, sostiene il sindacato, una ridotta qualità del servizio e la non tutela del trasporto pubblico veronese nel territorio
A porre l’attenzione sulla questione il segretario generale, Alessandro Poles. A L’Adige ha dichiarato: “Se non si affida il bando a un unico soggetto economico il rischio per la cittadinanza sarà di avere un servizio al ribasso e mezzi fatiscenti”. Chiediamo di essere coinvolti nel processo decisionale”.
La polemica avanzata dal sindacato nasce a seguito dell’imminente apertura del bando per il trasporto pubblico locale, che sta in seno alla Provincia di Verona. Secondo l’autorità statale che regolamenta il trasporto locale, l’ART, si dovrebbe addirittura suddividere in quattro lotti distinti, cioè spacchettare il trasporto pubblico locale tra urbano, extraurbano, filobus e tram – per citare alcuni esempi – e affidare la gestione a quattro aziende diverse. Va da sé che, seguendo questa linea, ci sarebbe un notevole abbattimento dei costi.
Ma la qualità del servizio? Al nostro giornale sono già pervenute diverse segnalazioni da parte di studenti che risiedono in provincia, i quali lamentano ritardi e disservizi degli autobus extraurbani di Atv. Qualora la Provincia scegliesse di dare seguito alla divisione del bando in due lotti – la gestione del servizio urbano e il filobus al soggetto A e il servizio extraurbano e Legnago al soggetto B – questo non aggraverebbe la situazione? Al momento la Provincia non si espone, il dato certo è che il bando vedrà piovere oltre un centinaio di milioni di euro, che, evidentemente, fanno gola a molti.
La patata è indubbiamente bollente: la preoccupazione della cittadinanza è tangibile, non solo in provincia, ma anche a Verona. Già lo scorso anno, in occasione dell’assemblea pubblica organizzata dalla Giunta Tommasi, l’assessore alla mobilità Tommaso Ferrari aveva risposto alla preoccupazione di una signora che avanzava la domanda: “una volta terminati i lavori in via XX settembre, la strada sarà percorsa solamente dal filobus o torneranno gli autobus extraurbani?”, il titolare del dicasterino scaligero, rispondendo, aveva scaricato il barile alla Provincia di Verona. “Oltre al danno, anche la beffa”. Esclamò la signora. Ma di questo bando si dibatterà, e si scriverà, ancora molto.