Poteva essere il match della salvezza. Invece è stato un brutto scivolone. Il Verona ha perso in casa con il Cagliari uno di quegli scontri diretti i cui punti, si dice, ma è vero, valgono il doppio. In pratica 6 punti persi in un colpo solo, anche se per la classifica rimane a 32 punti e si fa superare dai concorrenti sardi che salgono a 33.
La partita era iniziata con un Hellas che nei primi 20 minuti spingeva per risolvere in fretta una pratica che non pareva impossibile. Ma in maniera disordinata e inconcludente. Alla mezz’ora c’è la svolta. 2 errori in sequenza, prima di Coppola e poi di Ghirardi, permettono a Pavoletti di tirare in porta da distanza ravvicinata e segnare.
Con il Cagliari Hellas irriconoscibile
Da quel momento il Verona è diventato irriconoscibile rispetto a quello che avevamo conosciuto negli ultimi mesi. Passaggi sbagliati, errori nel dosare i lanci, tiri piazzati fatti male, gioco disordinato. Non si salva nessuno. Forse Duda, ma nel tracollo generale tutti hanno dato il loro contributo alla sconfitta. Poi, a mano a mano che passano i minuti s’aggiunge il nervosismo che a pochi minuti dallo scadere porta all’espulsione di Ghilardi. A 2 minuti dalla fine altro svarione della difesa e il Cagliari raddoppia a porta vuota.
Brutta figura, brutta partita, brutto passo indietro. Tutto inspiegabile. Unico motivo di consolazione i 7 punti che separano l’Hellas da Venezia ed Empoli che sono terzultimi. Una distanza che dovrebbe infondere una certa tranquillità. A patto che non si giochi più così. Perché altrimenti le 4 che mancano le perdiamo tutte
