Nel cuore della campagna veneta la stagione delle fragole è ormai entrata nel vivo, trainata da condizioni meteorologiche favorevoli e da un’eccellente resa delle colture. In particolare, nel Basso Veronese, la raccolta è iniziata già da alcune settimane, mentre in altre aree della regione, come l’Alto Polesine, le operazioni sono solo all’inizio. Le piante si presentano cariche di frutti, e la qualità è definita dagli operatori del settore come tra le migliori degli ultimi anni.

“La qualità è davvero straordinaria, probabilmente la migliore che abbiamo mai visto – afferma Damiano Valerio, referente di Confagricoltura Verona per il comparto fragole e membro dell’Associazione fragolicoltori della pianura veronese, che rappresenta circa l’80% della produzione regionale –. Nonostante qualche episodio isolato di marciume dovuto alle abbondanti piogge, la stagione si preannuncia eccellente. Le piante sono rigogliose e i frutti si distinguono per aspetto e sapore: belli, rossi e particolarmente dolci”.

La raccolta ha preso il via con le varietà precoci, in particolare la Clery, molto richiesta in Germania dove viene preferita rispetto al prodotto spagnolo. Da maggio si intensificheranno le operazioni con le varietà rifiorenti come la Vivara, apprezzata per la sua vigoria, la grande pezzatura e il colore rosso acceso dei suoi frutti. In questa fase si prevede l’impiego massiccio di manodopera per far fronte alla rapida maturazione dei frutti.

Il calendario della raccolta si estenderà fino alla fine di giugno. A luglio, con l’arrivo delle alte temperature, le piante verranno espiantate per poi essere nuovamente messe a dimora ad agosto. La raccolta autunnale partirà a settembre e si concluderà nei primi giorni di dicembre.

Secondo Valerio, anche il mercato sta dando segnali incoraggianti: “La domanda è stata molto buona fino a Pasqua, e dopo un lieve rallentamento durante il ponte del 1° maggio, ha ripreso slancio. Il prodotto veneto, per la sua qualità, è molto apprezzato sia in Italia che all’estero”.

A confermare la vivacità del comparto sono anche i dati di Veneto Agricoltura: nel 2024 le superfici coltivate a fragole hanno raggiunto i 400 ettari, con un incremento del 21% rispetto all’anno precedente. Le fragole veronesi, dal sapore intenso e dal profumo inconfondibile, trovano largo impiego nella ristorazione, dalla pasticceria alle ricette più creative. Oltre al piacere del gusto, offrono anche benefici nutrizionali: ricche di vitamine C e A, contengono anche sali minerali come fosforo, calcio, potassio e ferro, che le rendono un alleato prezioso per il benessere