(di Jacopo Burati) Padroneggiare le emozioni e il proprio corpo, superare le fragilità e portare l’esperienza sportiva nella quotidianità. E’ l’obiettivo che si pone il “Progetto King Rock”, nato dalla collaborazione tra l’Ospedale Santa Giuliana e la palestra King Rock di San Giovanni Lupatoto, sostenuto anche dall’Interporto Quadrante Europa Consorzio Zai.
Si tratta di un corso sperimentale di arrampicata sportiva alla palestra King Rock, ogni lunedì pomeriggio sotto l’attenta guida di un istruttore e di un operatore dell’Ospedale Santa Giuliana. Le lezioni sono frequentate da sette ragazzi minorenni in condizioni di fragilità psicologica e seguiti dal CAF (Centro per l’Adolescenza e la Famiglia), servizio di prevenzione secondaria della struttura ospedaliera veronese.
Il progetto è seguito da Jenny De Luca, studentessa del corso di laurea magistrale in Psicologia per la Formazione dell’Università di Verona, che ha elaborato una tesi specifica sotto la supervisione del professor Carlo Matteo Callegaro, pedagogista clinico e docente a contratto del Dipartimento di Scienze Umane. I risultati dello studio hanno rivelato che la pratica sportiva favorisce lo sviluppo di competenze nella gestione dello stress, favorendo consapevolezza emotiva e strategie efficaci per affrontare la vita quotidiana.
«Un’esperienza fisica di questo tipo permette di acquisire sicurezza, serenità e capacità di autocontrollo anche nelle attività di tutti i giorni – spiega lo psicologo e psicoterapeuta Amedeo Bezzetto, responsabile del CAF –. Con gli adolescenti più fragili è importante lavorare sul corpo per avere benefici sulla mente. La gestione dell’equilibrio corporeo e della fatica si unisce alla gestione dello stato psichico, emotivo e riflessivo adeguati all’età».
«L’obiettivo del progetto, dedicato a persone con fragilità, è sviluppare competenze utili ad affrontare la quotidianità – spiega il professor Carlo Matteo Callegaro –: gestione dello stress, problem solving, comunicazione efficace, pensiero critico e creativo. L’esperienza dell’arrampicata, oltre a essere positiva sul piano del divertimento, del benessere fisico e delle relazioni sociali, rappresenta un’opportunità di crescita per migliorare la qualità di vita dei partecipanti».
«L’arrampicata è un’attività sportiva dispendiosa che richiede concentrazione, pianificazione e capacità di affrontare l’incertezza – aggiunge la studentessa Jenny De Luca autrice del progetto –. Questo permette ai ragazzi di gestire lo stress, rafforzare la resilienza e acquisire una maggiore sicurezza per affrontare le sfide quotidiane».
«L’Asd King Rock Climbing promuove l’arrampicata sportiva come esperienza formativa, educativa, inclusiva – aggiunge Francesca Fattore, responsabile dei progetti del King Rock –. Al centro della nostra attività c’è l’idea che l’arrampicata sia un’occasione per conoscersi, per superare limiti e coltivare relazioni».
«Interporto Verona Quadrante Europa – conclude Fabio Montoli, del Consorzio Zai – è una delle realtà economiche più importanti del territorio veronese, primo interporto d’Italia e secondo in Europa. Obiettivo e missione di Interporto Verona è anche quello di sostenere le attività e le associazioni del territorio che investono nel sociale e nell’inclusione, favorendo la crescita degli individui».