Oltre alla riconferma di Federico Bricolo come presidente, l’assemblea dei soci di Veronafiere ha approvato all’unanimità il bilancio consolidato relativo all’esercizio al 31 dicembre 2024, che presenta ricavi in crescita, utile record e rafforzamento della posizione finanziaria. Il 2024 segna il miglior bilancio di sempre nella storia di Veronafiere, sia a livello di gruppo che per la capogruppo. I risultati, già approvati dal CdA e ora anche dai soci, confermano il rilancio dell’attività fieristica e l’efficacia della traiettoria strategica avviata con il Piano ONE Veronafiere 2024-2026.
«La riconferma alla presidenza di Veronafiere è un onore e una responsabilità che accolgo con il massimo impegno”, commenta Federico Bricolo, alla cui nomina e ai commenti della politica locale è dedicato l’articolo de L’Adige a questo link. “Ci tengo a esprimere il mio più sentito ringraziamento a tutti i soci per la rinnovata fiducia. Senza la loro vicinanza all’azienda dimostrata in questi anni i risultati record ottenuti con gli ultimi bilanci non sarebbero stati possibili. Grazie anche al consiglio di amministrazione uscente per il grande lavoro fatto e per le tante responsabilità che si è assunto e all’amministratore delegato Maurizio Danese per il lavoro svolto e la collaborazione di questi anni”.
DANESE: POSITIVA LA SVOLTA BUSINESS DI VINITALY
“Si apre oggi un altro triennio pieno di sfide e di nuovi risultati da raggiungere, che affronteremo con spirito di squadra con il CdA appena nominato, caratterizzato da visione, energia e competenze e con il direttore generale Adolfo Rebughini. Con le colleghe, la cui forte presenza sarà senz’altro un valore aggiunto, e i colleghi del consiglio di amministrazione, inizieremo subito a lavorare”, conclude Bricolo, “per consolidare e far crescere ulteriormente il posizionamento di Veronafiere, nel panorama fieristico nazionale e internazionale, come player di riferimento per la promozione delle importanti filiere del Made in Italy rappresentate nel nostro portafoglio”.
«Concludo il mio mandato di amministratore delegato con soddisfazione per gli importanti risultati raggiunti”, aggiunge poi Maurizio Danese. “In questi anni abbiamo guidato Veronafiere in una fase molto delicata riportando la SpA alla solidità finanziaria dimostrata dai risultati record del bilancio 2024. Con il nuovo piano strategico di sviluppo ONE Veronafiere 2024-2026, in piena attuazione, abbiamo ottimizzato e reso efficiente il perimetro societario del gruppo, investendo su persone e tecnologie, integrando i criteri ESG, introducendo nuovi format ed eventi e soprattutto abbiamo rafforzato l’internazionalizzazione di molti brand implementando anche il calendario estero e il presidio sui mercati consolidati ed emergenti”.
“Tra gli obiettivi messi a segno c’è sicuramente quello della svolta business di Vinitaly nel 2022, perseguita grazie a una nuova politica di incoming in linea con le esigenze del settore. Una decisione condivisa che ha avvalorato anche Vinitaly and the City, divenuto un evento culturale trasversale in grado di completare la nostra offerta fieristica. Lascio quindi una fiera più solida, innovativa e pronta alle sfide future”, conferma Danese.
Veronafiere è tra i principali player fieristici internazionali, attiva dal 1898 nell’organizzazione di fiere, congressi ed eventi. Con 45 manifestazioni realizzate nel 2024 all’interno del quartiere fieristico di Verona e all’estero in 5 nazioni, si conferma un hub di promozione strategico per settori quali vino, agricoltura, pietra naturale, macchine per costruzioni, mondo equestre e riscaldamento a biomasse legnose. Leader nell’organizzazione diretta di fiere, genera il 90% del fatturato da eventi proprietari come Vinitaly, Fieragricola, Marmomac, Samoter, Fieracavalli e Progetto Fuoco.
Veronafiere SpA (a questo link il profilo aziendale e i dettagli sulla struttura) è a capo del gruppo che comprende Veronafiere Servizi, Veronafiere do Brasil e Veronafiere Asia. L’integrazione dei criteri ESG al modello di business riveste un ruolo chiave nella definizione della mission aziendale, delle strategie e degli obiettivi. Grazie alla collocazione strategica di Verona, crocevia europeo e primo polo italiano vinicolo, agroalimentare e logistico, Veronafiere connette imprese, persone, idee e territori, offrendo piattaforme B2B fisiche e digitali, strumenti di market intelligence e soluzioni espositive su misura, per creare valore sostenibile nel tempo per clienti, soci e stakeholder.
A QUOTA 125,5 MILIONI I RICAVI 2024 DEL GRUPPO
E ora la parola ai numeri. I ricavi consolidati del gruppo raggiungono i 125,5 milioni, con un incremento di 5 milioni rispetto ai 120,5 milioni dell’esercizio 2023. L’EBITDA si attesta a 25,8 milioni, in aumento di 3,5 milioni rispetto ai 22,3 milioni dell’anno precedente, con una crescita percentuale del 15,7%. Il risultato netto di gruppo al 31 dicembre 2024 rileva un utile di 9,5 milioni a fronte di un utile dell’esercizio precedente di 3,8 milioni del 2023, segnando un incremento del 150%.
La capogruppo Veronafiere SpA presenta risultati altrettanto significativi. I ricavi si attestano a 101,5 milioni, in crescita di 7,7 milioni rispetto ai 93,8 milioni del 2023, con un aumento del 7,8%. L’EBITDA raggiunge i 20 milioni, migliorando di 5,9 milioni il dato dello scorso anno, pari a una crescita del 37,3%. L’utile netto della capogruppo si attesta a 9,2 milioni, quasi quadruplicato rispetto ai 2,3 milioni registrati nel 2023. Dal punto di vista patrimoniale la gestione del capitale circolante ha evidenziato una riduzione dei crediti verso clienti pari a 4,2 milioni e degli altri crediti per €8,3 milioni. L’indebitamento finanziario netto (PFN) si è sensibilmente ridotto, passando da -17,9 milioni a -6,4 milioni, con un rapporto PFN/EBITDA pari a -0,25 (da -0,80 dell’anno precedente), a conferma del progressivo rafforzamento della struttura finanziaria. Il patrimonio netto si incrementa di 4,8 milioni.
Risultati record che riflettono l’importante calendario di eventi organizzati nel 2024 da Veronafiere: 45 manifestazioni, di cui 35 in Italia e 10 all’estero in Brasile, Cina, Kazakistan, Serbia e Stati Uniti d’America. Il quartiere fieristico ha registrato 861.090 visitatori e 11.867 espositori, su una superficie espositiva netta pari a 623.272 metri quadrati. L’attività congressuale ha visto lo svolgimento di 342 eventi, per un totale di 62.900 operatori.
“Tra i più importanti risultati che il 2024 porta in dote c’è quello di aver dato un nuovo impulso al processo di proiezione internazionale di Veronafiere e dei suoi prodotti”, sottolinea ancora il presidente Bricolo. “A ottobre abbiamo portato a Chicago il mondo del vino con la prima edizione di Vinitaly USA. Parallelamente ha preso il via un nuovo corso in Sud America, con la trasformazione della storica Vitória Stone Fair in Marmomac Brazil, a San Paolo. Il rafforzamento delle strutture operative in Asia e Brasile ha ulteriormente consolidato il posizionamento globale del brand Veronafiere. Il CdA e la struttura operativa di Veronafiere hanno condiviso gli obiettivi in un anno molto intenso e reso ancora più impegnativo dalla crescente instabilità geopolitica. In questo scenario abbiamo iniziato a sviluppare in concreto le linee del Piano strategico ONE Veronafiere, portando nel primo anno i primi concreti, importanti risultati”.
UN’UNICA REGIA PER LE SOCIETà di VERONAFIERE
“Il Piano strategico ha un obiettivo chiaro: valorizzare sotto un’unica regia tutte le società del gruppo, dagli allestimenti a quelle operanti all’estero, in modo da creare valore in termini di fatturato e di know-how di mercato riferito alle industry che presidiamo con le rassegne e gli eventi a marchio Veronafiere in Italia e nel mondo”, conferma Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere. “Le linee di crescita sono state quindi plasmate su un modello di business che ha nel fattore umano la chiave del proprio successo e incardinate su quattro pilastri: crescita sostenibile del business nazionale, presenza internazionale strutturata, sviluppo di un’offerta di servizi e allestimenti completa e competitiva, utilizzo dei dati a supporto del business”.
“A sostegno di queste direttrici sono state attivate azioni mirate: semplificazione societaria, ridefinizione organizzativa con investimenti sulle persone, interventi tecnologici e infrastrutturali e l’adozione di politiche ESG integrate a ogni livello. Un percorso di evoluzione e crescita che anche nel 2024 ha visto l’impegno di tutti i dipendenti del Gruppo che”, aggiunge Rebughini, “hanno contribuito a riaffermare con orgoglio il ruolo di Veronafiere e dei suoi prodotti nel promuovere nel mondo e supportare filiere strategiche del nostro made in Italy”.
Dal 2022 al 2024 Veronafiere ha organizzato 144 manifestazioni (109 in Italia e 35 all’estero), con 12 nuovi prodotti, accogliendo oltre 2,3 milioni di visitatori su 1,77 milioni di metri quadrati netti espositivi. Tra i successi principali del triennio: l’edizione 2023 di Fieragricola, con 140.000 visitatori, Vinitaly 2024 con 97.000 presenze e un incremento di operatori esteri da 140 paesi, la 126ª Fieracavalli, con oltre 2200 cavalli e 700 espositori da 25 paesi, e Marmomac 2024, con 1.485 espositori da 55 nazioni e 50 mila visitatori, di cui il 66% internazionali. È proseguito il consolidamento internazionale di Vinitaly con il debutto di Vinitaly USA e i roadshow su nuovi mercati, tra cui Almaty e New Delhi, e l’ampliamento del portafoglio con nuove rassegne in Italia e all’estero, tra cui Marmomac Brazil, Solar & Storage, SOL2Expo, Vita in Campagna, fino alle tappe del tour della Amerigo Vespucci.