“Il punto è presidiare il territorio”. È un richiamo netto quello dell’europarlamentare di Forza Italia, Flavio Tosi, che interviene con toni critici sulla gestione della sicurezza a Veronetta, quartiere da tempo al centro del dibattito per episodi di degrado e criminalità.

Veronetta dev’essere presidiata da agenti in divisa

Tosi evidenzia una situazione definita “assolutamente non presidiata”, in cui si moltiplicano le segnalazioni da parte dei cittadini. “Nel giro di poche settimane sono state raccolte prima 1.000 firme, poi 1.200. Sono negozianti e residenti che vivono un disagio quotidiano, con attività costrette ad anticipare la chiusura per evitare brutti incontri e cittadini che denunciano spaccio a ogni ora del giorno e della notte, oltre alla presenza di tossicodipendenti che si iniettano la dose negli androni, nei sottopassi o negli scantinati”.

Il parlamentare europeo ricorda che, nonostante l’eventuale mancato riconoscimento della zona rossa da parte del prefetto, il problema del controllo del territorio resta centrale e non può essere ignorato dall’amministrazione cittadina: “Anche se il prefetto ritiene di non concedere la zona rossa, questo non giustifica l’inerzia. Non può diventare un alibi per il sindaco: Veronetta è sempre stata una zona delicata da presidiare, già dal 2007, quando ci siamo insediati noi”.

Tosi. Manca il presidio del territorio. Veronetta nell’abbandono

Tosi propone un ritorno a un presidio costante e capillare, con forze dell’ordine presenti in modo visibile e continuativo: “Serve personale in divisa, soprattutto nel pomeriggio e nelle ore serali, quando certi fenomeni diventano più evidenti. In passato avevamo introdotto presidi mobili, con le camionette delle forze dell’ordine che si muovevano nei quartieri, anche in periferia. A quel modello si può tornare”.

Infine, un commento anche sulle iniziative culturali e sociali organizzate nel quartiere, come la recente festa di strada in via XX Settembre: “È stata certamente una bella iniziativa, ma se le settimane prima e dopo il quartiere resta sporco, abbandonato e insicuro, allora la festa rischia di essere solo un momento effimero, che non dà alcun sollievo reale ai residenti”