Valdegamberi.I confini tra regioni non sono confini di Stato!
“Ci risiamo -esclama il consigliere regionale veronese Stefano Valdegamberi-. Impossibile che la Lessinia trentina sia divisa dalla Lessinia veronese come vi fosse un confine di Stato? Chi ha i pascoli in territorio trentino ma l’azienda di qua del confine non può beneficiare dell’ indennità compensativa nè dal Veneto e tanto meno dalla Provincia Autonoma di Trento. Finora il Veneto aveva fatto da supplente (pagando ciò che spettava al Trentino). Ora per via di una sentenza europea non è più possibile farlo: i fondi europei del Veneto vanno spesi solo all’interno della Regione”.

La delibera trentina di distribuzione dei fondi comunitari per i pascoli montani, spiega Valdegamberi, pone dei parametri che considerano l’azienda per la sola parte trentina, mentre l’azienda è una unità pur tra due territori. Il carico bovino per superficie risulta falsato perché non considerano i fondi aziendali nel Veneto, facendo passare per intensiva un’azienda che nella realtà non lo è affatto.
Lessinia. Non si possono discriminare le aziende
“È solo un ingiusto sistema di calcolo – continua il consigliere veronese, che tra l’altro è della Lessinia- che discrimina le imprese montane venete, in quanto conteggia tutti i capi presenti nell’azienda veneta rapportandoli però alla sola superficie foraggiera ricadente nel territorio della provincia di Trento, quando invece le stesse vacche pascolano anche territorio veneto! Viene violato un principio Costituzionale.

Non siamo sempre in Europa e non sono i Fondi Europei ? Faccio appello alla Giunta Trentina chiedendo anche al Ministro dell’Agricoltura di intervenire per superare questo ingiusto trattamento, ricordando che veneto e trentino fanno parte dell’Italia e dell’Europa!”
“Non è possibile – concluede- che vi sia una ‘terra di nessuno’ proprio dove la pastorizia è già difficile perché disturbata dalla presenza dei grandi predatori e chi pascola non possa godere dei diritti previsti sul resto della montagna”.