Verona col fiato sospeso fino all’ultimo minuto
Si sapeva che il Como era una squadra più forte del Verona e sotto sotto si pensava che un pareggio potesse anche andare bene. E così è stato. Ma il rammarico è che si poteva vincere. E con la vittoria si sarebbe definitivamente archiviata la pratica salvezza che invece bisogna rimandare a domenica prossima nel campo difficile dell’Empoli, concorrente diretta per rimanere in serie A.
La classifica prima della 38ª e ultima giornata vede l’Hellas a 34 punti, seguito dal Parma a 33. Empoli e Lecce seguono a 31 punti. Dietro il Venezia a 29, che per salvarsi dovrebbe vincere domenica con la Juve. Il Monza invece è già spacciato. Il Parma se la deve vedere con l’Atalanta, 3ª in classifica, che ha tutto l’interesse a vincere. Il Lecce incontra la Lazio a Roma, ma la Lazio ha bisogno di punti per coronare le proprie ambizioni europee.
Al Verona basterebbe anche pareggiare ad Empoli. Ma quand’anche perdesse e le concorrenti vincessero non sarebbe retrocessione ma spareggio.
In ogni caso il Verona e i veronesi si trovano a dover sperare nelle disgrazie degli altri. Che non è una bella cosa.
Si potevo chiudere anche qualche partita fa. Ma i ragazzi di Zanetti non ci sono riusciti. L’allenatore ha fatto un grande lavoro, ma i difetti di base della squadra sono rimasti. In particolare gli errori della difesa, la grave difficoltà di concludere e l’incapacità di gestire il gioco, dato che è l’ultima del campionato nel possesso palla.

Anche con il Como il gol è stato subito a metà 1° tempo per un errore della difesa. Fortunatamente l’unico errore, che però se non ci fosse stato saremmo già salvi. Sicuramente i gialloblu hanno avuto più occasioni, ma agli attaccanti è mancata la capacità realizzativi. C’è voluto il grande capitano Lazovic, appena entrato al 69°, con un gran tiro. Ma Tengsted è l’ombra di sé stesso, Mosquera s’è mangiato un gol già fatto e Saar ha speso molto senza concludere niente. Bene i difensori. Serdar in ripresa. Tchatchoua tra i migliori. Standing ovattino per Dawidowicz che ha giocato la sua ultima partita a Verona.