Il 22 maggio i lavoratori della Sanità Privata e delle Rsa si fermeranno per uno sciopero nazionale. Dopo il fallimento del tentativo di conciliazione, le associazioni datoriali Aiop e Aris continuano a rifiutare l’apertura delle trattative per il rinnovo dei contratti, vincolandola a una copertura integrale dei costi da parte di Ministero e Regioni.
“Una situazione inaccettabile e vergognosa –dichiara Stefano Gottardi, Segretario Generale UIL FPL Verona – che lascia oltre 10 mila lavoratori in Veneto senza contratto da 6 e 13 anni. Non possiamo più tollerare questo silenzio assordante da parte di politica e datori di lavoro.”

Il lavoro svolto nelle strutture private accreditate integra il Servizio Sanitario Nazionale e merita pari dignità. Per questo si chiede alla Regione Veneto di vincolare l’accreditamento all’obbligo di rinnovo del contratto e di attivarsi con il Ministero della Salute e le altre Regioni per garantire diritti e salari adeguati.
“L’inflazione ha eroso stipendi già bassi. Ora basta: tutti devono assumersi le proprie responsabilità. Non permetteremo che i diritti dei lavoratori restino ostaggio di logiche economiche.”
Il 22 maggio, dalle ore 10.00, è previsto un presidio a Venezia davanti alla Regione Veneto, dove una delegazione sarà ricevuta dall’Assessore Lanzarin. L’obiettivo: ottenere impegni concreti per tutelare chi ogni giorno garantisce il diritto alla salute.