(Giorgio Massignan) La nostra città, da anni, è cantierizzata per i lavori della rete del filobus, un’infrastruttura molto criticata perché ritenuta non idonea a risolvere i problemi del traffico cittadino. Eppure, Verona avrebbe potuto usufruire di un moderno ed efficiente sistema di trasporto pubblico, finanziato per il 60% dallo Stato.

Nel 1991 il professor Visentin, consulente dell’AMT, illustrò il progetto di una metrotramvia elettrica di superficie su sede fissa ed esclusiva per Verona. 

Il 19 maggio 1992, Aldo Sala, sindaco del Comune di Verona, presentò domanda di contributi previsti per “Interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa”.

Nel 1992 la delibera per costruire la metrotramvia di superficie

Il 17 luglio 1992 il Consiglio Comunale deliberò (n.118) il piano di intervento per la costruzione di un sistema di trasporto rapido di massa mediante una metrotramvia di superficie.

Il 5 febbraio 1994 cadde la giunta Sala e, qualche mese più tardi, quella Erminero.  

Verona fu affidata ad un Commissario straordinario che deliberò (n.175) l’approvazione della metrotramvia moderna di superficie. 

Il 17 novembre 1994, la Giunta Comunale, presieduta dalla sindaca Michela Sironi, incaricò l’AMT di seguire tutte le pratiche relative alla richiesta di finanziamento. 

passaggio da metrotramvia a filobus

Il 27 aprile 1999, la Giunta aprì una pubblica gara nella forma dell’appalto-concorsoper la progettazione e realizzazione della metrotramvia di superficie a guida vincolata per la città di Verona”.

Il 22 giugno 2000, il CIPE deliberò (n. 70), di finanziare l’intervento per L. 177.600 miliardi, pari al 60% del costo complessivo previsto in L. 296 miliardi. La rimanente quota di finanziamento avrebbe dovuto essere garantita dall’Amministrazione comunale, così come previsto dal bilancio pluriennale.

Il 21 gennaio 2001 venne stipulata la convenzione tra Comune di Verona, AMT S.p.A. e AGSM SpA.  La Convenzione prevedeva che AMT subentrasse al Comune di Verona all’atto dell’aggiudicazione in quanto soggetto competente alla realizzazione e gestione dell’opera e che fosse istituita un’apposita struttura interna.

Il 23 aprile 2001 l’AMT (100% di proprietà del Comune), costituì la società Sitram Srl .

Il 18 settembre 2001 la Giunta Comunale deliberò (n. 276), l’aggiudicazione dell’appalto concorso all’Associazione Temporanea di Imprese (A.T.I.) tra le ditte Siemens AG (capogruppo), Mazzi Impresa Generale Costruzioni SpA, Consorzio Cooperative Costruzioni, Siemens SpA. 

Il 3 dicembre 2001 il Comune di Verona incaricò l’architetto Italo Rota per la progettazione degli elementi di arredo urbano connessi alla realizzazione della metrotramvia di superficie.

Nel 2003 il sindaco Paolo Zanotto sciolse Sitram srl e delegò l’AMT a rilevare il controllo della progettazione e dei lavori per la metrotramvia di superficie. Il cantiere non sarà mai aperto.

passaggio da metrotramvia a filobus

Nel 2007 l’amministrazione Tosi annullò il progetto per la metrotramvia, pronto per essere cantierato e, per non perdere i finanziamenti statali per il trasporto pubblico, lo sostituì con un superato sistema di filobus su gomma, il padre di quello attuale.

Va evidenziato che la portata di ogni filobus è limitata a 140 persone, mentre ogni convoglio della metrotramvia ne può trasportare circa 250.