Si trova ristretto nel carcere di Montorio Massimo Zen, l’ex guardia giurata di Cittadella condannata a 9 anni e 6 mesi per l’omicidio del giostraio Manuel Major, ucciso con un colpo di pistola durante una rapina a un bancomat a Vedelago nel 2017. 

Un altro dei tanti, troppi casi, nei quali chi difende la legge, l’incolumità dei citati e la proprietà privata, poliziotti, carabiniere, finanziere o guardia giurata che sia, passa dei guai a fare il proprio dovere.

E’ in carcere, Massimo Zen. Ma non è stato dimenticato.

l consigliere regionale della Lega Giulio Centenaro ha inviato stamattina una Pec alla Presidenza della Repubblica, ai sensi dell’articolo 87 della Costituzione, con la richiesta di grazia.

«Una richiesta di grazia – spiega Centenaro- corredata da una raccolta di firme, al momento oltre 1500, reperibili in una petizione partita su mia iniziativa il 22 maggio scorso». 

“La petizione che ho avviato ha sollevato subito grande interesse perché Massimo Zen sta scontando una pena per un gesto compiuto nell’adempimento del proprio dovere, mentre cercava di tutelare una banca da una rapina al bancomat. La petizione lanciata sul sito change.org per la richiesta di grazia prosegue e non termina con l’invio della richiesta di grazia al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e che ha raccolto grande empatia da parte dei cittadini”.

«Una settimana fa – ricorda il consigliere – ho visitato nel carcere veronese di Montorio lo stesso Massimo Zen, che ho trovato combattivo e motivato. Una visita che mi ha lasciato grande emozione sia per il fatto di averlo conosciuto e avergli portato la mia solidarietà in quanto consigliere regionale, sia per l’aver sollecitato l’amministrazione carceraria a fornirgli le adeguate cure dentarie di cui l’ex guardia giurata ha bisogno, problema sollevato da tempo dalla moglie e dal suo avvocato difensore».

“La petizione con le firme continuerà e nel frattempo spero che il Presidente della Repubblica accolga positivamente la richiesta di grazia per un servitore onesto dello Stato”.