(di Christian Gaole) 10 milioni per mettere “sotto contratto” per 3 anni una sessantina di dipendenti. Questa la cifra stanziata, con bando, dal Comune di Verona per “mettere in regola” i lavoratori che fino a ora  erano  inquadrati come “collaboratori esterni”dei musei civici.  I contratti, garantiscono dalla Giunta, saranno attivi dal prossimo mese di maggio e ai dipendenti sarà applicato il contratto di federcultura. A darne notizia questa mattina, in sala Arazzi, l’assessora alla Cultura Marta Ugolini e l’assessore al bilancio Michele Bertucco

Nei mesi scorsi le sigle sindacali avevano denunciato l’improvviso licenziamento in tronco dei dipendenti dei musei senza preavviso. Da allora i sindacati e l’Amministrazione si sono attivati per assicurare un futuro lavorativo ai guardiani dei musei. 

Per Bertucco è un’altra spunta blu sulla sua checklist, infatti l’assessore ha affermato: “la messa in regola di questa situazione precaria era tra gli impegni dell’amministrazione. Nei mesi scorsi ci sono state diverse situazioni complicate”. Ugolini ha invece ricordato come “Bertucco si sia fatto portavoce a livello nazionale per i lavoratori nel campo della cultura”. Per questo, ha aggiunto Bertucco: “chi lavora nella cultura dovrebbe essere inquadrato in un contratto collettivo nazionale”. Riguardo al bando, gli assessori hanno concordato quanto non sia stato facile raggiungere una quadra, ma considerando i recenti fatti di che hanno visto protagonisti prima  Verona, poi Firenze, dove dei turisti maldestri hanno rovinato opere d’arte, le figure dei guardiani sono, oggi, più cruciali che mai. 

Fabrizio Berti di Usb Lavoro Privato Verona ha commentato: “Il bando prevede clausole sociali a tutela dell’occupazione e l’applicazione del contratto nazionale di Federculture. Sono garanzie fondamentali, sia sul piano economico che su quello della stabilità”. 

Emanuele Caon, di Usb, ha però avvertito il Comune:“Vigileremo anche nelle prossime fasi dell’appalto, perché le tutele valgano per tutte e tutti, anche per chi è precario”, 

Bertucco stamani ha spiegato che Verona è tra i pochi comuni che cercano di adottare un contratto unico per i lavoratori dei musei, ed è della stessa opinione anche Caon che ha definito “un precedente fondamentale” l’azione di palazzo Barbieri a tutela dei lavortori. Nell’attesa che arrivi un contratto targato federculture in tutta Italia per la categoria, va fatto notare che la durata di questo rapporto di lavoro è di tre anni. Passati questi 48 mesi, che ne sarà dei guardiani? Ai sindacati l’ardua verifica.