Tempo di passaggio del testimone per i Rotary Club di Verona e Provincia, che si preparano ad avviare ufficialmente l’annata 2025-2026 con la nomina dei nuovi presidenti e vice. Una tradizione che coinvolge tutti i dieci club attivi sul territorio scaligero, uniti sotto il segno del servizio e dell’impegno civico.
A guidare i Rotary veronesi è il Distretto 2060 del Veneto, che a sua volta fa parte del Rotary International, la prima organizzazione di servizio al mondo, composta da oltre 1,2 milioni di soci. A livello internazionale, la presidenza è affidata all’italiano Francesco Arezzo, mentre il Distretto 2060 sarà diretto da Gianni Albertinoli.
Il Rotary si fonda sul principio “Servire al di sopra di ogni interesse personale” e coinvolge professionisti, imprenditori e cittadini attivi nel sociale. A Verona e provincia i rotariani sono circa 600, impegnati in iniziative condivise che spaziano dalla lotta alle malattie ai progetti inclusivi per giovani con disabilità.
I nuovi vertici dei club veronesi
Tra i club cittadini spicca lo storico Rotary Club Verona, fondato nel 1928, oggi presieduto da Marco Bacchini con Francesco Poggi come vice. A completare il panorama cittadino:
- Rotary Verona Est: Presidente Massimiliano Tita, Vice Alessandro Rigoli
- Rotary Verona Scaligero
- Rotary Verona Nord
- Rotary Verona Sud
In provincia, ecco le nuove leadership:
- Rotary Club Soave: Presidente Antonio [Cognome da definire], Vice Ida Rossotti
- Rotary Club Legnago: Presidente Irene Cotogni, Vice Paola Lorenzetti
- Rotary Club Villafranca: Presidente Corrado Merlini, Vice Carlo Spezzani
- Rotary Club Peschiera: Presidente Roberto Mancini, Vice Mara Tonegutti e Michele Montresor
- Rotary Club Garda International: Presidente Alessandro Lanteri, Vice Andrea Perini
Per l’annata 2025-2026, il motto scelto è “Uniti per fare del bene”, un’espressione che ben rappresenta lo spirito di collaborazione che anima le attività dei club veronesi. Tra le tante iniziative, un progetto ormai consolidato è quello dei “Parchi del sorriso”, che dal 2006 accoglie ogni anno, a settembre, sul lago di Garda, bambini e ragazzi con disabilitàper giornate di svago e inclusione.