Dopo quindici anni di attesa e una lunga battaglia legale, il Graduato Aiutante G.S., militare in forza al Reggimento Paracadutisti di Legnago, ha finalmente ottenuto il riconoscimento pieno dei suoi diritti. Il Tribunale di Verona ha disposto l’adeguamento dell’assegno vitalizio mensile a 500 euro, pari a quello previsto per le vittime del terrorismo, con la corresponsione degli arretrati, per un totale di circa 20mila euro.

Il provvedimento giunge a seguito di un grave infortunio occorso nel 2009 durante un’esercitazione militare: un’esplosione provocò a G.S. la perdita parziale della mano sinistra e lesioni multiple a ossa, tendini e vasi sanguigni. Aveva appena 30 anni. Prima di quell’incidente, aveva prestato servizio in missioni ad alto rischio in Afghanistan, Iraq, Libano e Kosovo, affrontando esposizioni a sostanze pericolose come amianto, agenti cancerogeni e radiazioni.

Il Ministero della Difesa aveva riconosciuto nel 2014 lo status di vittima del dovere, ma assegnando un vitalizio ridotto a 258,23 euro, in netto contrasto con il principio di equiparazione economica sancito dalla giurisprudenza, in particolare dalla sentenza n. 7761/2017 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.

“Per anni è stato ignorato un diritto chiaramente sancito dalla legge e dalla giurisprudenza,” afferma l’Avv. Ezio Bonanni, legale del militare e presidente dell’Osservatorio Vittime del Dovere, che ha seguito il caso. “Con questa sentenza finalmente si ristabilisce un principio di giustizia. Ci auguriamo che l’Avvocatura dello Stato metta fine all’atteggiamento di ostilità nei confronti di chi ha servito il Paese con lealtà e sacrificio”.

Il caso di G.S. non rappresenta un’eccezione: sono numerosi i militari italiani riconosciuti come vittime del dovere che continuano a ricevere trattamenti economici inferiori rispetto a quanto stabilito per le vittime del terrorismo, nonostante il medesimo livello di rischio e danno subito.

A tutela di questi uomini e donne, l’Osservatorio Vittime del Dovere continua il suo impegno per il riconoscimento dei diritti negati, offrendo assistenza legale e sostegno morale. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito: www.vittime-del-dovere.it